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Cataldi
La Serie A si ferma per lasciare spazio alle Nazionali e Formello si svuota, priva di un blocco azzurro dicinque calciatori al servizio di Spalletti. Una rappresentanza che mancava da quasi trent'anni, un motivo di grande orgoglio anche per Maurizio Sarri, che su questo blocco ha forgiato la propria Lazio. Così come ha plasmato Danilo Cataldi come regista perfetto per il suo gioco, e chissà che Danilo non possa aggiungersi in futuro alla lista dei convocati del nuovo ct azzurro, che con Sarri condivide alcune idee tattiche e sistema di gioco.
Il 32 è diventato, ormai, una certezza e il suo processo di trasformazione in regista puro prosegue. Nei primi tre appuntamenti stagionali ha stretto i denti, anche visto il ritardo di condizione di Rovella, suo sostituto naturale e unico dei nuovi acquisti a non aver ancora esordito con l'aquila sul petto. I segnali sono incoraggianti: ha lavorato tanto durante la preparazione e i risultati si vedono. Anche da un punto di vista fisico, regge più degli abituali 70 minuti.
Dopo un periodo iniziale di difficoltà, come tutti i suoi compagni, al Maradona ha preso le misure agli avversari. C'è un dato su tutti da sottolineare, quello relativo ai chilometri percorsi, 13.558 km. Nessuno ha fatto meglio di lui nella terza giornata in Serie A, per un primato che la passata stagione apparteneva spesso a Milinkovic. Ora con l'inserimento di un calciatore più offensivo come Kamada, Danilo sa che i propri compiti in fase di copertura e contenimento sono aumentati e i primi segnali sono più che positivi.
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