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Lazio, Cataldi capitano senza fascia. Cuore della squadra che ama

Cataldi
In silenzio e con tanto lavoro Cataldi è diventato una pedina quasi inamovibile nello scacchiere di Sarri: è anima e cuore dei colori che ama

redazionecittaceleste

Ne è passato di tempo da quella serata di marzo quando Mauri, uscendo dal campo, consegnò la fascia a Radu che quasi in maniera minacciosa impose a Danilo Cataldi di mettersela per la prima volta al braccio. In silenzio ora è diventato l'anima della Lazio che più di chiunque altro può definire sua. Romano, laziale e frutto del vivaio (l'unico): la ricetta perfetta per questa Lazio. La sua carriera, tra i prestiti a Genova e Benevento, sembrava in fase discendente ancor prima di decollare. Sarri lo ha rilanciato ma il resto lo ha fatto lui, con gli occhi della tigre aveva giurato ad Auronzo: "Quel posto è mio" rimanendo indifferente alle domande su Marcos Antonio che sembrava destinato a rilegarlo ancora una volta alla panchina.

L'esultanza di Cataldi dopo il gol nel derby

Cuore generoso

Dal campo ormai Cataldi non esce più, solo la squalifica lo ha allontanato dal terreno di gioco. Furioso dopo quanto accaduto contro il Napoli ma ormai lo si conosce, è così istintivo ma buono e generoso. Come rivelato da Il Messaggero nel recente passato ha persino contribuito all'intervento di un ex ragazzo delle giovanili, fermato da un brutto infortunio al ginocchio, senza mai renderlo pubblico. Un uomo vero ancor prima di essere un calciatore che finalmente sta trovando la sua vera identità.

Responsabilità

Cataldi è capitano senza fascia. L'accessorio a lui non serve perché più di chiunque altro la responsabilità della maglia che indossa e che ama. Elemento fondamentale, al pari di Immobile, anche per la società: come Ciro ha chiamato Romagnoli tutta l'estate per farlo tornare a casa. Ha suonato la carica anche a Piacenza dopo l'umiliazione danese e  a Cremona lui più di tanti si è ripreso la scena. Dinamismo e qualità al servizio della Lazio. Primo in biancoceleste per possessi riconquistati (7) cui si aggiunge anche l'81% di passaggi riusciti. Ora Cataldi non vuole più fermarsi perché il suo treno può e deve avere un altra fermata: Coverciano.