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Lazio News, caso difesa: applausi per Patric, solo fischi per Acerbi e Luiz

Luiz Felipe e Acerbi

Patric ha trasformato i fischi, che per tanto lo hanno accompagnato, in applausi mentre per Acerbi e Luiz Felipe fischi a ogni tocco di palla

redazionecittaceleste

La Pasqua biancoceleste quest'anno ha portato un brutto regalo. La prestazione offerta sabato sera non può e non deve rispecchiare la vera Lazio di Maurizio Sarri. Una squadra sconclusionata, senza idee, vittima di un gioco sì molto fisico del Torino ma comunque non illeggibile a partita in corso. Eppure la Lazio, durante l'incontro non ha mai cambiato volto restando, per 90 minuti, a guardare la costruzione granata. Quest'atteggiamento deve necessariamente essere cambiato perché tra meno di una settimana arriverà il Milan e per cercare di rallentare i sogni scudetti della squadra di Pioli servirà una prestazione ben lontana da quella offerta  sabato sera.

 

Applausi

Proprio per la sfida al Milan mister Sarri dovrà aspettare i prossimi giorni per scoprire l'entità del problema che ha costretto al cambio Patric autore fino a quel momento, di una prestazione attenta e intelligente. Il calcio, a volte, rivela soprese impensabili. E' quello che è successo al minuto 43 del primo tempo: Patric si allunga sente tirare, probabilmente il flessore, e sconsolato chiede il cambio. Succede, all'Olimpico, qualcosa che fino a qualche mese fa nessun tifoso biancoceleste avrebbe mai pensato: lo stadio comincia ad applaudire il numero quattro spagnolo incessantemente fino all'uscita dal campo. Quello che succede dopo, se possibile, è ancora più paradossale: Luiz Felipe al suo rientro i campo dopo l'infortunio, viene accolto dai fischi assordanti della Curva Nord.

 

Fischi per due

I fischi della Curva Nord riecheggiano sul terreno di gioco e, questa volta, hanno più di un destinatario. Ad ogni tocco di palla di Luiz Felipe e di Acerbi si innalza lo stesso suono. I due giocatori, dal canto loro, non cercano di aiutarsi e la loro prestazione, seppur bravissimo Luiz Felipe ad intervenire su Pellegri per far ripartire l'azione che ha portato il gol di Immobile, non è sufficiente. Letture sbagliate, marcature troppo passive e la testa che ormai sembra essere a chilometri di distanza. Lazio-Torino è la partita della rivincita morale di Patric, a lavorare per anni in silenzio nell'ombra, che finalmente ha sentito la vicinanza del popolo laziale per anni rincorso e che ora, difficilmente, vorrà rinunciarci.