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Lazio, Casale: “Isaksen, Castellanos e Kamada: cosa penso. La Nazionale…”

Michele Cerrotta

Le parole del biancoceleste intervistato da Dazn per il format 'Inside, una giornata nel ritiro della Lazio': “Lavorato per restare in forma”

Altra estate e nuovo format Dazn per andare a scoprire i retroscena sui vari club di Serie A. È stato anche il turno del club biancoceleste che, per “Inside, una giornata nel ritiro della Lazio”, ha concesso le interviste di Nicolò Casale e Adam Marusic. Queste le parole del difensore ex Verona.

Come è andata l’estate?

L’estate è andata bene, anche se è durata meno rispetto agli anni passati. Ho preferito rimanere in forma, sono stato tanto al centro sportivo ad allenarmi, ho fatto dieci giorni di vacanza. Quando sono stato a Ibiza c’erano tanti ex compagni e amici, con Aramu abbiamo un legame speciale, abbiamo giocato insieme a Venezia”.

Perché ti chiamano Dino?

È nato tutto in Serie C, al Sud Tirol. Io ho un modo di correre particolare, dicono da T-Rex, ed è nato tutto durante un allenamento, un torello”.

Sei stato allenato da Zanetti, da Dionisi e da Tudor: cambia anche la marcatura. Fino ad arrivare a Sarri.

Sono passato dai modi di Zanetti e Dionisi, simili a quelli di Sarri, a quasi l’opposto con Tudor. Mi è servito, da difensore ora mi trovo a saper marcare a uomo, a saper fare la linea difensiva. Nei primi mesi avevo sempre l’input di uscire e aggredire l’avversario in qualsiasi zona del campo”.

Vi manca tanto dal Napoli?

Credo che sia importante confermare il blocco dell’anno scorso. Per chi arriva, trovare una squadra compatta, è più semplice”.

Cataldi una volta ha detto che la Lazio aveva un personaggio nello spogliatoio, Nicolò Casale. Come mai l’ha detto?

Nonostante sia uno dei più giovani mi piace scherzare. E lui ha detto questo perchè ogni tanto qualche uscita un po’ particolare ce l’ho, ma non sono il classico giocatore matto. È la goliardia veneta”.

Giochi a Fifa?

No, sono uno dei pochi che non gioca a nulla”.

Dopo qualche anno l’intelligenza artificiale porta Casale in Nazionale. Pensi di essere da undici titolare?

Sinceramente quest’anno ne hanno parlato in tanti, ma non l’ho presa male. È il mio primo anno in alta classifica, è giusto fare step by step, confermarsi. Sono sereno e il mio obiettivo è far bene con la Lazio, il resto verrà di conseguenza. Penso di poterci arrivare”.

Parliamo dei nuovi acquisti: ti dico un nome e mi dici cosa hai visto. Partiamo da Castellanos.

Caratterialmente pensavo un po’ più personaggio, invece lui a meno che non debba uscir questo suo lato è un bravissimo ragazzo. È molto educato e mi ha colpito il suo stacco di testa, è allucinante. Poi ovviamente avevo visto qualche suo gol dello scorso anno, credo sia un ottimo acquisto”.

Isaksen invece?

È quello che ci ha fatto girare la testa l’anno scorso, penso sia stato quello che ci ha colpiti di più. Fortunatamente ora è in squadra, è giovane e ha tante qualità. Non voglio sbilanciarmi troppo ma può essere il miglior esterno del campionato”.

Kamada?

È un giocatore più esperto, vedremo perché tutti pensano che sarà difficile sostituire Milinkovic. Ma a me è bastato vedere mezzo allenamento per capire che è una mezzala importante. Dà copertura e ha visione di gioco, appena può gioca davanti. Mi piace”.


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