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Casale
E' stata la sorpresa leggendo le formazioni. Fuori Alessio Romagnoli, già leader della difesa della Lazio, dentro Nicolò Casale all'esordio in biancoceleste. Una mossa a sorpresa quella di Sarri, o forse no. In conferenza stampa post Lazio-Feyenoord alla domanda sul perché a Casale avesse preferito Gila, il tecnico biancoceleste aveva risposto che forse lo stava preservando per la sfida al Verona. Parole a cui era stato dato poco peso, Sarri ama far snervare sulle probabili formazioni per poi sorprendere. Questa volta ha sorpreso dopo averlo anche detto, una mossa da vero stratega. Casale allora è gettato nella mischia, contro la squadra che lo ha cresciuto, facendolo diventare prima ragazzo e poi uomo. Un amore lungo 13 anni quello tra Casale e gli scaligeri. Comprensibile l'insieme di emozioni provate dal difensore classe '98: esordio con la nuova maglia, contro la sua ex squadra, nella partita della verità post Europa.
Lo ha sottolineato Sarri stesso nella conferenza stampa post partita. Il Casale visto nei primi cinque/dieci minuti della gara è stato colmo di emozioni, un po' impacciato ma comprensibilmente. Poi dopo essersi sciolto ha preso le redini della difesa; interventi ordinati, puliti ricchi di ottimi anticipi. Da migliorare forse ancora la reattività nello scatto ma questo piccolo neo non macchia minimamente un esordio da favola. Tre punti e porta inviolata: oro per un difensore. Come i tifosi anche Casale ha saputo all'ultimo della sua titolarità: "Succede sempre così, sappiamo le scelte del mister nella riunione pre-partita".
RIsposta migliore non poteva sperare di ottenerla mister Sarri che ha ben capito di poter contare su una valida alternativa in caso di assenze nel pacchetto di difesa. Togliere Patric in questo momento è quasi impossibile ma di certo Casale non si accontenterà di accomodarsi spesso e volentieri in panchina. Si lotterà la titolarità come è giusto che sia. Sarri e la Lazio ora sanno però di poter contare su una difesa solida come non si vedeva da anni.
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