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Casale e Beto
Un pomeriggio in cui il risultato, dopo l'infortunio di Immobile, lascia il tempo che trova. In altre circostante di certo un pari in cui la porta è stata mantenuta ancora una volta inviolata contro una squadra del livello dell'Udinese, in grado di mettere in difficoltà qualsiasi grande quest'anno, sarebbe stato raccontato in maniera diversa. La testa in casa Lazio è già alla sfida di domenica prossima contro l'Atalanta. Un orecchio è tuttavia attento a mercoledì: data in cui Immobile si sottoporrà agli esami decisivi per capire l'entità dell'infortunio. Tornare alla partita di ieri è comunque obbligatorio per analizzare i tanti buoni spunti di riflessioni offerti dalla Lazio soprattutto per quanto riguarda il pacchetto difensivo. L'imbattibilità di Provedel non fa più notizia e la leadership di Romagnoli è storia nota fin dalle prime uscite. Chi continua invece a sorprendere per il suo rendimento è Nicolò Casale.
Il difensore classe '98 è stato il grande punto interrogativo dall'inizio della stagione. Assente nelle prime cinque partite lo si stava già etichettando come colpo di mercato fallito. Poi l'esordio da titolare proprio contro il suo Verona che lo ha cresciuto e presentati al mondo del grande calcio. Dopo i primi dieci minuti colmi di emozioni e adattamento la prestazione di Casale è andata innetto crescendo: sempre attento e pulito negli interventi. Contro la Ceremonese arriva subito la riconferma e anche lontano dall'Olimpico il difensore non delude. Il problema all'adduttore sembrava aver rallentato il suo percorso di crescita facendogli saltare Spezia e Fiorentina. Ieri contro l'Udinese la terza partita da titolare in campionato al fianco di Romagnoli per formare la coppia tutta italiana che ci si aspettava a inizio anno. Altra gara di spessore quella del classe '98 con tante ottime letture e anticipi intelligenti. Da evidenziare come con lui in campo la Lazio non ha mai subito gol in campionato. Romagnoli è leader autentico, sportivo ed emotivo della difesa di questo gruppo, Casale lavoratore silenzioso e preciso agli ordini di Sarri.
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