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ROMA - La pandemia dalla quale ancora non siamo usciti ha condizionato pesantemente la nostra vita. Anche il mondo del calcio non è rimasto esente da ripercussioni molto pesanti. Anche le super potenze europee si sono trovate a fare i conti con bilanci societari in profondo rosso vista la mancanza degli introiti ai botteghini e degli sponsor. Inevitabilmente il calendario dei campionati e delle competizioni europee ha subito modifiche in continuo divenire e il mercato è stato fra i più poveri degli ultimi anni.
Visto l'andazzo è facile prevedere che anche la sessione estiva non possa garantire colpacci. Probabilmente si farà ricorso ad operazioni fantasiose, scambi, prestiti e soluzioni simili. Come si esce da una situazione del genere? Beh bisogna intanto capire se entro la fine di questa stagione calcistica si riuscirà a debellare il virus. Poi ci sarà da chiarire la situazione dei diritti televisivi, la vera linfa che permette alle società di calcio di sopravvivere.
Come riporta l'ANSA, sette squadra di Serie A hanno scritto al presidente della Lega Paolo Dal Pino a agli altri tredici club della massima serie per chiarire la contrarierà all'ingresso di fondi estranei al calcio. Fra le 7 società c'è anche la Lazio (le altre sono Fiorentina, Inter, Juventus, Atalanta, Napoli e Verona). In particolare nella lettera viene ribadita "la necessità di procedere senza indugio all'assegnazione dei diritti audiovisivi per il territorio nazionale e per quello internazionale", minacciando anche delle pretese risarcitorie nei confronti di chi dovesse attuare delle condotte ostruzionistiche.
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