Intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport l'ex allenatore, tra le tante, di Milan e Roma Fabio Capello ha detto la sua sulla stagione sorprendente fatta fin qui dalla Lazio di Marco Baroni.
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Capello: “La Lazio gioca il calcio più bello d’Italia. Zaccagni? Vero 10 e capitano”
“La Lazio di Baroni gioca il più bel calcio d’Italia, l’ho detto in tempi non sospetti. E la Fiorentina di Palladino fa risultato anche quando soffre come a Como: segnale importante”.
La domanda che si fanno tutti è: possono durare fino alla fine?
“Servirebbe la palla di vetro per dirlo (ride, ndr). A parte gli scherzi, l’incognita è quella che vale un po’ per tutte le squadre che giocano le coppe europee: gli infortuni con i tanti impegni. Lazio e Fiorentina hanno la rosa per reggere eventuali imprevisti? Da questa risposta dipendono le ambizioni di entrambe, anche se una è più avanti dell’altra, a mio parere”.
Lazio o Fiorentina?
“I biancocelesti dal punto di vista del gioco mi convincono di più, li vedo meglio a oggi”.
Baroni può puntare alla qualificazione in Champions?
“La sua Lazio ha un gioco collettivo, cerca velocemente la verticalità. Davanti gli attaccanti si muovono benissimo e in fase difensiva tutti gli undici danno il loro apporto. E poi, Baroni ha un calciatore che è maturato e ora fa sempre la differenza: Zaccagni”.
È un paradosso che stia facendo grandi cose alla Lazio ma abbia perso il posto in Nazionale?
“Se continua così, Spalletti prima o poi dovrà richiamarlo in azzurro. Zaccagni non ha solo la classe e il talento, ma mi pare abbia finalmente fatto anche lo scatto mentale con il numero dieci sulle spalle e la fascia di capitano. Oggi per la Lazio è un vero leader , sia tecnico che caratteriale”.
Si parla tanto delle rose delle big, ma la squadra con più gol arrivati dalla panchina è la Lazio con 8. Cosa vuol dire?
“Che tutto il gruppo si sente coinvolto, altra caratteristica delle squadre che funzionano. Mi sembra l’abbia detto anche Zaccagni dopo la vittoria sul Bologna. Prendiamo Pedro: è rinato con Baroni”.
A proposito di grandi giocatori rivitalizzati dalla Serie A, alla Fiorentina De Gea sta facendo cose straordinarie.
“Davvero. Il portiere spagnolo dà sicurezza a tutta la squadra e le sue parate non sono di certo banali. Devo dire che dopo un anno fermo, non mi aspettavo di vedere De Gea su questi livelli eccezionali. È determinante, un fattore nelle vittorie dei viola”.
Sette successi consecutivi in Serie A, cinque trasferte di fila senza subire gol: anche Palladino è da Champions?
“Rispetto alla Lazio, la sua Fiorentina mi pare ancora un cantiere in costruzione, al di là dei risultati molto positivi. Però non prendere gol fuori casa è anche qui indice di forza collettiva. Significa che tutti remano dalla stessa parte, aggrediscono e rincorrono, senza risparmiarsi”.
Lazio e/o Fiorentina in Champions vorrebbe dire guai per le altre, soprattutto gli attardati Milan e Juve.
“Vero, ma la Juve, al di là di una certa sterilità offensiva, ha tutto per finire nelle prime quattro. Più problemi al Milan: deve giocare più in verticale o la vedo dura”.
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