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Umberto Calcagno
Dopo la dura accusa di Sarri nel post partita della gara persa dalla Lazio con il Milan è arrivata la replica del presidente dell'associazione italiana calciatori. Di seguito le parole di Umberto Calcagno.
"Parto dicendo che sono d'accordo con le parole di Sarri, partiamo dal presupposto che non abbia notato tutto ciò che abbiamo fatto in questi anni. Con FifPRO, Sindacato Mondiale, da anni combattiamo questa battaglia con UEFA e FIFA, perché il problema non può essere risolto solo all'interno. Riguarda i top player, le gare internazionali e i calciatori che vanno con le Nazionali, è qualcosa di complesso: mi spiace e non accetto che si dica che non facciamo nulla. Siamo gli unici ad aver denunciato queste cose con FifPRO in una battaglia che va avanti da anni. Il primo dato è la salute del calciatore, i dati scientifici dicono che giocare così tante gare e averne così tante con tempi di recupero inferiori ai cinque giorni crea danni enormi. Ai miei tempi, un infortunio al legamento crociato era per l'80% dei casi legato a uno scontro di gioco. Oggi la percentuale si è invertita, l'80% di questi infortuni arriva senza scontri di gioco. E' il dato più chiaro per dire che non si può andare avanti così. Poi chi fa trasferte intercontinentali fa oltre 70 gare e oltre 90mila chilometri di trasferte all'anno. E' vero che sono i migliori ma non si può immaginare di continuare con questo trend. Non è un'idea che si può mettere in campo. Se passassimo in A da 20 a 18, quelli slot verrebbero occupati da altro. Il problema non è il numero delle squadre di A, dobbiamo capire se c'è un numero massimo di partite, come chi ci dice chi studia il nostro
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