E' di buon auspicio Verona. In quell'ultima trasferta, Ciro Immobile ha realizzato una tripletta, con due rigori e un fantastico destro a giro nel 5-1 del 26 luglio 2020. Il Bentegodi l’ha sempre colpito: un gol in B col Pescara nel 2011, uno col Torino in A nel 2014, una doppietta con la Lazio nel 2017. In carriera gli ha segnato 11 reti, solo alla Sampdoria ne ha fatte di più (13). L’attaccante biancoceleste confida in questa striscia positiva per evitare, domenica, di stabilire un record negativo. In campionato non segna da 7 partite, dopo aver deciso l’1-0 al Cagliari del 7 febbraio: con la Lazio gli era già capitato due volte, nel 2016 e nel 2019, ma non è mai rimasto a secco 8 volte di fila. Ciro deve ritrovare la sua vena realizzativa, arrestatasi col Cagliari ((il 7 febbraio, il quattordicesimo centro in questo campionato) alla ventunesima giornata, a un passo dal gol numero centocinquanta. Da due mesi Ciro sta vivendo un’agonia.
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Lazio, Immobile e quell’ultima tripletta a Verona
Ciro non è mai rimasto a secco per 8 gare di seguito in serie A. Caicedo vuole aiutarlo. Insieme hanno segnato il 6 gennaio con la Fiorentina, ma anche contro Parma e Verona all'andata
REBUS FUTURO
Caicedo prepara dal primo minuto la prossima sponda. Anche se lui non tradisce mai nella sua zona. Persino contro lo Spezia nel tabellino quasi al gong di fine partita: la metà (4 su 8) delle reti segnate dall’ecuadoregno in Serie A (contro Torino, Juventus, Crotone e Spezia) è arrivata negli ultimi 10’ di recupero e ha portato alla Lazio addirittura 9 punti in classifica. Com’è possibile rinunciare a un simile amuleto per la prossima annata? E’ vero da troppo tempo (la scorsa estate vicino al Qatar) reclama più spazio in squadra, ma ai tifosi non mostra una voglia d’addio scontata: «Se avessi rinnovato la Pasqua sarebbe stata perfetta? Mo chiamo il boss», la battuta.
RINNOVO
La verità è che dopo la mancata cessione estiva e l’acquisto di Muriqi, la vita di Caicedo alla Lazio si è complicata. Per prolungare il suo contratto quasi (2022) in scadenza, nessuna dalla società gli ha fatto più una chiamata. E, dopo lo screzio di San Siro, anche la sinergia con mister Inzaghi si è deteriorata. «Ha già scelto i suoi 11 titolari», la frecciata lanciata da Felipao subito dopo aver segnato col Crotone prima della pausa. Aveva finalmente superato una fastidiosa fascite plantare e il tecnico lo aveva rilanciato nella mischia. Caicedo non porta rancore e non tradisce mai la sua stima. Chissà se nelle prossime ore, quando Inzaghi firmerà il rinnovo, non metterà con Lotito un’altra buona parola.
Cittaceleste.it
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