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Lazio-Bologna, Miro Mihajlović: “Sono nato laziale, ma è la partita di papà”

Una bandiera per Mihajlovic
Alla vigilia di Lazio-Bologna, Miroslav Mihajlović, figlio di Siniša e tifoso biancoceleste, non dimentica il legame affettivo con i felsinei
Edoardo Benedetti Redattore 

Nel corso di un'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, Miroslav Mihajlović, figlio di Siniša e tifoso biancoceleste, alla vigilia di Lazio-Bologna, ha sottolineato il legame a doppio filo che lega la sua famiglia ai rossoblù, rafforzatosi anche dopo la prematura scomparsa della leggenda biancoceleste. Sarà presente allo Stadio Olimpico domenica sera e non potrà che essere neutrale per quella che anche lui stesso ha definito "la gara di papà". Queste le sue parole: "E’ la gara di papà. Sarò all’Olimpico. E mi ci vorrebbe una di quelle sciarpe doppie. Io sono nato e cresciuto laziale, lo sono da quando ero bambino, si sa, ma anche il Bologna è dentro la famiglia Mihajlović: per quel tantissimo che ha fatto con e per papà e per l’opportunità formativa che sta dando a me. Il cuore è diviso, come quella sciarpa. Ora come ora dico “Vinca il migliore”. Sarò neutrale, dai. Allenare per me è un po’ essere con lui, ma preferisco essere trattato come un ragazzo di 23 anni che sta imparando. Cosa vorrei trasmettere ai ragazzi che alleniamo? Il divertimento: se fra cinque anni rivedrò uno di loro e mi dirà che si è sempre divertito nell’allenarsi, beh, io proverò una grande soddisfazione personale. E anche a questo aspetto papà dava molta importanza: era duro quando c’era da esserlo ma il calcio è un gioco e lui offriva tanto e chiedeva impegno, passione, divertimento, coraggio. Cuore".