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Calciomercato Inter - Biasin fa il punto della situazione su Sensi
Fa ancora rumore la sconfitta dell'Italia nella semifinale di Nations League contro la Spagna. Un rumore non per un risultato scontato per quanto visto nei 90 minuti, ma per le scelte difficilmente comprensibile di un ct - Mancini - in evidente confusione sia dal punto di vista tecnico sia da quello comunicativo. "Dopo 5 anni da ct speravo di aver già vinto un Mondiale" le dichiarazioni di Mancini; proprio quel Mondiale vissuto da spettare per un'incomprensibile necessità di attaccamento a una rosa - quella di Euro2020 - già in la con l'età ai tempi della finale di Wembley. Il successo all'Europeo resterà, questo è fuori discussione, ma chi troppo guarda al passato si perde il futuro. Un concetto rincalzato anche da Fabrizio Biasin che, nel suo editoriale nel quotidiano Libero, non rinuncia a un attacco non troppo velato al ct specialmente nella decisione di non convocare una parte importante di calciatori della Lazio.
"Ma davvero Mancini convoca Bonucci non per fargli fare il senatore nello spogliatoio ma per farlo giocare" le parole di uno sbigottito Biasin che poi si sposta sui difensori della Lazio. "Leo ha passato la mano da tempo e attualmente vale la metà dei vari Romagnoli e Casale, lasciati a casa senza un vero perché dopo una stagione eccellente alla Lazio". La chiosa, inevitabile, su Zaccagni. "Ci spieghi Mancini perchéZaccagni, uno dei migliori 5 giocatori per rendimento dell'ultima Serie A, non trova spazio?", la domanda a cui fa seguito una riflessione anche sul comportamento tenuto forse da Zaccagni. "Ok forse in passato si è comportato male, ma noi siamo quelli che non vanno al Mondiale da un'era geologia, non possiamo fare i permalosi".
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