Torna a parlare il protagonista della grottesca vicenda che da giorni tiene banco in casa Lazio. Barricatosi a Formello, dove è già considerato "occupante abusivo" nonostante ci viva da quindici anni, l'ormai ex falconiere biancoceleste Juan Bernabé, intervenuto ai taccuini de La Repubblica, si dice costernato per l'errore marchiano che gli è costato il licenziamento e la bufera mediatica che lo sta circondando dalla pubblicazione del video incriminato in cui erano visibile le sue parti intime dopo l'intervento di innesto di una protesi peniena effettuato dal chirurgo Gabriele Antonini, a cui è toccata la stessa sorte.
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Lazio, Bernabé: “Vivo giorni d’inferno, non volevo far male alla Lazio”
È stata netta la replica arrivata dal Presidente Lotito nelle ore successive al provvedimento con effetto immediato deciso dalla Lazio, che lo ha sollevato dall'incarico stizzita dal comportamento non lucido e danneggiante del perito di falconeria, proprietario tramite la Eagle and Victory srl delle due aquile riconducibili alla società del patron biancoceleste Flaminia e, soprattutto, Olympia. Nessuna possibilità di reintegro nell'organigramma societario, confermata l'allontanamento e sospeso anche il bellissimo rito pre-partita dei match casalinghi del volo della stessa Olympia.
Queste le parole dell'ex falconiere della Lazio Juan Bernabé: "È vero che volevano mandarmi via ma ancora deve cicatrizzarsi la ferita di questa operazione meravigliosa che ho fatto. Però sto vivendo giorni di inferno. Mi chiamano le persone che ansimano, mi insultano. Mi minacciano di morte. Ho due figli, la famiglia in Spagna. Non posso spegnere il telefono. Ce l’hanno con me perché dicono che ho fatto una cosa brutta contro la Lazio. Io non volevo fare del male alla Lazio". Ora Lotito pensa a rimpiazzare Olympia: ecco come si sta muovendo il patron biancoceleste per farlo<<<
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