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Che bellezza Pedro! Al servizio della Lazio in ogni ruolo. E a Venezia Baroni…
Una seconda, forse anche terza, giovinezza: questo Pedro è veramente straordinario. Decisivo con il Monza, inizialmente schermato da Lobotka ma poi salito in cattedra anche contro il Napoli. Lo spagnolo continua a essere il vero dodicesimo uomo di questa Lazio: da ala o da trequartista poco importa, quando entra in campo fa sempre la differenza a prescindere dal ruolo. E adesso Baroni pensa proprio a lui per sostituire a Venezia il Taty Castellanos.
"È universale davanti, sa interpretare tutto. A me piacciono questi giocatori che non danno riferimento", ha detto Baroni dopo il pari interno con il Napoli, e Pedro rotante nei ruoli è una delle soluzioni a cui pensa Baroni per l’immediato. I numeri stagionali dello spagnolo inoltre parlano per lui: 9 gol e 4 assist in tutte le competizioni, per realizzazioni dietro al solo Castellanos (12) e nel conto totale di gol e assist è preceduto solo dall'argentino (18 in totale: 12 reti e 6 assist) e da Zaccagni (9 gol e 8 assist) ed è davanti perfino a Dia (12 partecipazioni in totale: 9 reti e 3 assist).
Il paradosso tuttavia è evidente: se sarà scelto Pedro, Noslin (altra alternativa in avanti) si beccherà un’altra bocciatura. Baroni però, in piena corsa Champions, col fiato di tanti sul collo deve fare i conti con la classifica ed è chiamato a pensare solo a vincere. Oggi come oggi è Pedrito l’unico senza omologhi. Pedro sembra infatti funzionare a incastro: gioca da trequartista, da ala, anche da falso nueve. Il saper far tutto esercita un grande ascendente sugli allenatori. Se toccherà a lui a Venezia lo scopriremo, la certezza è che questo Pedro, per la Lazio e non solo, è una vera bellezza. Detto ciò, ecco il vero Isaksen: Baroni ha trovato la chiave <<<
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