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Lazio-Bayern Monaco inedito: i precedenti con squadre tedesche. Tradizionale favorevole a Roma

redazionecittaceleste

Lazio-Bayern Monaco sarà un inedito, le due squadre si affronteranno per la prima volta, domani alle 21 in quel dell’Olimpico di Roma

Lazio-Bayern Monaco sarà un inedito, le due squadre si affronteranno per la prima volta, domani alle 21 in quel dell’Olimpico di Roma. Non ci sono precedenti tra queste compagini, i biancocelesti per la prima volta nella loro storia si troveranno di fronte la squadra più titolata di Germania, una prima assoluta. Contro le squadre tedesche, invece, i biancocelesti hanno già 16 confronti, avendo affrontato 8 compagini in doppie sfide andata e ritorno in competizioni UEFA. Alcune più di una volta come il Bayer Leverkusen. Il totale dei precedenti parlano di 7 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte. C’è grande equilibrio dunque. Ma il parziale migliora ulteriormente nei match casalinghi dove sono arrivati 6 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta in 8 gare. Il doppio confronto più recente è quello con il Borussia Dortmund, con la vittoria dei biancocelesti all’Olimpico per 3-1 e il pareggio 1-1 in trasferta nella fase a gironi di questa edizione della Champions. Negli ultimi anni si ricordano l’impegno contro il Bayer Leverkusen nei preliminari di Champions, con la qualificazione dei tedeschi, o il confronto con l’Eintracht Francoforte nell’Europa League 2018/19 con entrambi i match persi. Nel 2012/13, invece, doppia vittoria su Borussia M’Gldbach ai sedicesimi e Stoccarda agli ottavi di Europa League.

EX – Non ci saranno ex in campo tra i giocatori di Lazio e Bayern Monaco, l’unico e grande ex della sfida sarà Miro Klose. Oggi assistente di Flick, in passato bandiera prima in Germania con i bavaresi e poi in biancoceleste, dove ha chiuso la carriera nel 2016. Probabilmente tutti ricorderanno Re Miro, a Roma dal 2011 al 2016. Inzaghi lo allenò per le sue prime sette partite. Prima di approdare in biancoceleste, aveva vinto tutto con il Bayern Monaco, dov’è tornato a fine carriera per fare il vice-allenatore. Studia da tecnico, presto potremo vederlo anche su una panchina in qualità di primo allenatore. A Roma ritroverà sicuramente qualche amico, la cosa triste sarà la mancanza dei tifosi, che viceversa lo avrebbero accolto in trionfo, come successo nel giorno del suo addio.