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Lazio, Baroni studia e disegna il proprio mosaico offensivo
La Lazio si prepara a vivere e affrontare con grande intensità il momento clou della sua stagione. Nelle ultime gare, però, mister Baroni è stato chiamato a gestire la propria formazione con anche l'obiettivo fondamentale di trovare e applicare soluzioni offensive alternative volte a non far rimpiangere l’assenza del suo centravanti titolare, vale a dire Castellanos. Il tecnico toscano, da questo punto di vista, ha provato diverse soluzioni, tra cui la coppia Tchaouna-Dia, con l’augurio di innescare un mix fatto di fisicità e atletismo. La coppia in questione è stata titolare a San Siro contro il Milan, ma non ha ottenuto il risultato che l'allenatore biancoceleste sperava di vedere: vittoria ottenuta grazie al rigore di Pedro, ma arrivata con il francese già sedutosi in panchina.
Altro test importante per valutare il duo Tchaouna-Dia è stato sicuramente il match casalingo contro l'Udinese, ma il classe '2003 venne sostituito da Noslin dopo la fine del primo tempo e la Lazio non riuscì a conquistare tre punti che sarebbero stati importantissimi per la propria classifica. Baroni dunque studia le proprie mosse offensive per il futuro: in tal senso, ci potrebbe essere anche l'ipotesi Pedro versione "falso nueve", ma il tecnico toscano ha sempre deciso di impiegarlo nel ruolo di trequartista o da esterno offensivo, nella veste di vice Zaccagni o come sostituto di Isaksen.
Nella gara contro l'Atalanta lo spagnolo dovrebbe cominciare dalla panchina, salvo che Noslin non riesca a dare conferme sul piano fisico e Baroni faccia riposare Dia, il quale ha dato segni di poca brillantezza nelle recenti gare. Baroni dunque continua a riflettere su come strutturare il proprio mosaico offensivo per le prossime partite della Lazio, con la consapevolezza della grande mano che Pedro potrebbe dare anche nel confronto europeo contro il Bodo/Glimt.
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