news

Baroni torna a Napoli: il gol scudetto, Maradona e il legame con la Lazio

Edoardo Pettinelli Redattore 
Sarà una grandissima emozione per Baroni tornare a Napoli, squadra con il quale si è laureato campione d'Italia grazie proprio a un suo gol

Un'emozione che di certo sarà unica e forte: Baroni torna a Napoli, nello stadio che porta il nome del suo amico e compagno Diego. E se Maradona ha inciso il suo nome in ogni pagina di storia del calcio, anche il nome di Marco Baroni è marchiato in quella partenopea. Potrà sempre dire che il gol del secondo scudetto azzurro lo segnò proprio lui, su assist di Maradona. C’è poi una certa fatalità in questo romanzo perché il 29 aprile 1990 quel gol, Baroni, lo segnò proprio alla Lazio di Materazzi (in panchina), di Amarildo e Sosa. Tutti aspettavano Maradona per la festa scudetto ma sbucò Baroni in area con un gol lampo, segnato dopo 7 minuti. "Di quel Napoli ero la parte operaia", ripete sempre l'attuale tecnico biancoceleste. Diego lo chiamava Cabezon (da cabeza, testa in spagnolo) e proprio di testa arrivò il gol-Scudetto: "Tutto era nato in allenamento perché Diego aveva notato questa mia capacità nel colpo di testa. Quindi il gol dello scudetto era stato quasi previsto da lui e dalle sue battute sulla mia attitudine a segnare di testa". Era il 1989 e Baroni si trovò ad allenarsi con Diego: "La sua grandezza era tale da sprigionarsi prepotentemente anche negli allenamenti. La palla diventava magia. Facevo fatica ad allenarmi perché passavo tutto il tempo a guardare lui. Emanava una luce di grandezza, un qualcosa di non terreno".