E' arrivato in punta di piedi Marco Baroni a Roma: il tecnico ex Hellas Verona e Lecce non ha avuto la totale approvazione del popolo biancoceleste quando è arrivato, segnando una netta linea di demarcazione tra la società e la tifoseria ad inizio di stagione. Una frattura netta, che sembrava porre dei grossi punti interrogativi sulla stagione che veniva per la Lazio.
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Lazio, Baroni si prende il palcoscenico: è un inizio di stagione da sogno
Non si fa spaventare il tecnico biancoceleste, che ha raccolto il testimone da Igor Tudor con lo stesso spirito di sempre, cercando di lavorare al massimo con i calciatori a disposizione in rosa per costituire l'impianto di gioco migliore possibile. E i risultati si vedono: con la vittoria di lunedì sera contro il Cagliari, ha superato Fulvio Bernardini, Castagner, Zeman, Eriksson e Petkovic, i quali si erano fermati appena a nove vittorie al loro esordio sulla panchina della Lazio.
Crea gioco e stupore Marco Baroni, che non ha intenzione di fermarsi, né per cedere il passo alle avversarie né per guardare la classifica: lo ha esplicitamente vietato ai suoi ragazzi, che devono ancora dimostrare e tanto secondo il tecnico toscano, perché "è il primo passo per andare giù e noi non abbiamo intenzione di farlo", ha dichiarato proprio nel post-partita contro il Cagliari.
Intanto, la Lazio si gode il suo personaggio a metà, semplice e genuino come lo si vede nelle uscite pubbliche, che non si ferma alle apparenze e crede nel duro e complesso lavoro, che oggi gli dà ragione come sempre gliene ha data nel corso della sua carriera, che è iniziata nelle zone meno nobili delle classifiche fino ad arrivare a quello che è oggi, cioè una guida tecnica ed umana di grandissimo spessore, apprezzato dai tifosi e dagli addetti ai lavori, oltre che dai suoi stessi calciatori.
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