La redazione di Cittaceleste.it vi augura il buongiorno in questo lunedì 27 gennaio 2025 e vi dà il buongiorno nella consueta rassegna stampa mattutina. La Lazio e Baroni si fermano al palo, alla Fiorentina bastano due gol nei primi diciassette minuti firmati dalla coppia Adli-Beltran per aggiudicarsi lo scontro diretto per la Champions League andato in scena all'Olimpico. A nulla vale il gol di Marusic nel finale, che porta il risultato sul definitivo 1-2. Solo sfiorata l'impresa della rimonta, è il palo alla sinistra di De Gea a vanificare il sinistro molto violento di Pedro che aveva tenuto tutti col fiato sospeso. Rimane grande rammarico in casa biancoceleste, tra le mura amiche i capitolini mancano alla vittoria in campionato dal 3-0 rifilato al Bologna datato 24 novembre scorso. Senza perdere altro tempo, allora, andiamo a vedere quali sono le notizie principali della mattinata in casa Lazio.
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Lazio News / Baroni fermo al palo, anima Guendouzi: rassegna stampa
Occasione sprecata
—C'è grande rammarico in casa Lazio per la sconfitta subita contro la Fiorentina di Palladino per 1-2. Sono i viola ad aggiudicarsi lo scontro diretto dell'Olimpico grazie all'uno-due micidiale rifilato dalla coppia Adli-Beltran in soli diciassette minuti del primo tempo. A nulla vale il gol di Marusic nel finale, è il sussulto di Pedro che si ferma sul palo al 98' a sfiorare appena la clamorosa rimonta. Troppo forte per i biancocelesti lo shock dei primi venti minuti, la squadra di Baroni non riesce a cambiare marcia e ad impensierire gli ospiti: "Tutte le sconfitte fanno male, soprattutto queste. Non è un fatto di atteggiamento, si concede poco, ma quel poco lo scontiamo", ha dichiarato il tecnico toscano nel finale. Una Lazioin evidente difficoltà, che non è mai riuscita a cambiare marcia dopo il doppio vantaggio della Fiorentina, che si è difesa con un blocco compatto in maniera ordinata: "Se andiamo piano in costruzione, andiamo piano anche dal punto di vista difensivo. Bisogna porre rimedio, ci devo pensare io, sono il responsabile. Non possiamo giocare sotto ritmo, bisogna gestire meglio. È stata una botta pesante, ma ci rialzeremo". E sul rosso comminato da Rapuano, ieri in evidente difficoltà: "Ho sbagliato, ma non stavo protestando con l’arbitro. Mi piacerebbe si giocasse di più, il tempo effettivo aiuterebbe. La perdita di tempo costante penalizza il gioco e lo spettacolo, ti fa perdere ritmo. Ci rimette il pubblico. Mi dispiace, ho sbagliato".
Guendouzi in solitaria
—Quando Rovella non c'è ne fa le veci la sua spalla e compagno di reparto. Nella serata spenta dell'Olimpico, a trascinare i biancocelesti è stato proprio Matteo Guendouzi, anima e simbolo della Lazio di Baroni. Ci ha provato in solitaria il francese, Dele-Bashiru, scelto al posto di Rovella per far rifiatare il mediano classe 2001, non gioca una brutta partita ma soffre - e non poco - il lavoro nella doppia fase, fatica a rinculare lasciando spesso l'onere a Guendouzi, meglio posizionato. Ha provato a dare qualcosa in più del solito l'ex Marsiglia, forse avrebbe voluto dare ancora di più. Ingaggia anche un duello personale con l'arbitro: a fine primo tempo è indemoniato con Rapuano e, per evitare di esagerare con le proteste, il francese corre verso gli spogliatoi. Non si dà pace la Lazio con il direttore di gara, reo di non aver saputo gestire un match il cui tasso agonistico la cui gravità rientrava assolutamente nell'ordinario. Si danna l'anima, regge il centrocampo e prova anche a scuotere la Lazio. Difficilmente può dare di più Matteo Guendouzi, che ha giocato da titolare tutte le ventidue partite di campionato giocate dai biancocelesti più quattro match di Europa League.
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