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Lazio, Baroni cerca soluzioni in difesa: i dati sono paradossali
Ne ha fatto un vero e proprio mantra al suo primo approccio con la Lazio, ora deve riordinare l'assetto e sistemare la difesa in vista del bollente finale di stagione. Deve correre ai ripari Baroni per dare solidità e nuove certezze a un reparto smarrito come la retroguardia biancoceleste, sicuramente non rinfrancata dalla manita subita al Dall'Ara contro il Bologna prima della sosta.
"Io faccio poco lavoro sulla fase difensiva, perché per me questa Lazio deve attaccare. La squadra non può stare bassa, non siamo una formazione che ha caratteristiche per difendere davanti alla difesa. Dobbiamo necessariamente difenderci attaccando, non c'è altra strada", dichiarava lo stesso Baroni nel post partita della gara di andata vinta proprio contro il Bologna per 3-0 il 24 novembre scorso.
Oggi, però, a frenare i biancocelesti è la totale inversione del trend che quel periodo tanto aveva giovato ai biancocelesti. L'attacco deve certamente ritrovarsi, in questo senso pesa l'assenza di Taty Castellanos. Ma è la difesa a preoccupare maggiormente l'ambiente, il calo generale è certificato soprattutto dalle difficoltà degli interpreti difensivi biancocelesti. E da questo punto di vista i dati sono paradossali.
A sbloccare la gara di andata contro il Bologna fu Gigot. In generale, dalla difesa sono arrivati ben dodici gol tra tutte le competizioni. Il più prolifico in zona gol è Romagnoli, autore di ben quattro reti di cui tre in fila nel doppio confronto contro il Viktoria Plzen intervallato dalla gara di campionato contro l'Udinese. Quindi ecco Marusic, due gol per il montenegrino di cui uno decisivo contro il Lecce a ridosso della Zona Cesarini.
Poi, appunto, ecco Gila e Gigot sempre a quota due centri. Chiude quindi Patric con una sola rete, quella siglata contro il Como al Sinigaglia. A ciò andrebbe aggiunto anche il conto degli assist: un assist a testa lo hanno confezionato Lazzari, Gigot e Pellegrini, quindi ecco Nuno "Express" Tavares a quota nove assist tra tutte le competizioni. Un apporto, dunque, straordinario in zona gol, più di quello registrato in fase difensiva.
Già, perché il problema degli expected goals against è un problema che contraddistingue la Lazio di Baroni: a oggi sono quattro i gol in più subiti dai biancocelesti rispetto alle previsioni. Inoltre, i dati diventano ancor più paradossali concentrandoci proprio sul dato dei gol fatti dai difensori: ben dodici marcature, come detto, più dei clean sheet - nove - che Provedel e Mandas sono riusciti a far registrare lungo tutta la stagione. E Baroni, ora, deve curare anche il dato sui gol subiti nella ripresa<<<
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