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Lazio, Ballotta: “Baroni sta lavorando bene ma siamo all’inizio. Tra i pali…”

Ballotta
Le parole dell’ex portiere biancoceleste sul momento della squadra di Baroni con focus sulla porta tra nazionale e dualismo Provedel-Mandas
Stefania Palminteri Redattore 

È intervenuto ai microfoni di Radiosei l’ex portiere biancocelesteMarco Ballotta. Queste le sue parole sul momento della Lazio: “Nel giudicare la Lazio serve un po’ di pazienza, i cambiamenti sono stati tanti. Baroni sta lavorando molto bene, ma siamo solo all’inizio della stagione. La mano del tecnico si vede, c’è serenità, c’è coralità e non solo la ricerca di individualità che risolvono la partita. Si vede che c’è un obiettivo comune, la predisposizione a giocare di squadra e questo è un elemento molto importante. Alla fine contano i fatti, è fuori dubbio che Baroni non aveva mai allenatore un club come la Lazio, ma questo comporta anche la motivazione di giocarti al meglio l’occasione. Si sta giocando bene le sue carte, sta dando oltre il massimo di quanto può dare. Ora sono tutti dalla sua parte, come è giusto che sia.

Ora c’è un’armonia di squadra diversa, poi ci sono alcuni singoli, come Dia, che sta sorprendendo in positivo. Ma, ripeto, è globalmente che sta piacendo la Lazio. Castellanos si è un po’ responsabilizzato con la partenza di Immobile. Ora sta rispondendo in maniera giusta, sta dimostrando di poter gestire alcune responsabilità importanti. Pedro? Quelli di un’altra età servono sempre (ride, ndr). Ma non è scontato che quando hai maggiore caratura tu possa essere sempre positivo per far crescere gli altri. Lui è importante, uno dei pochi che può trasmettere alcuni concetti fondamentali nello spogliatoio.

Provedel escluso da Spalletti? Meriterebbe la Nazionale come anche altri portieri. Il problema del portiere è che numericamente devono esserci pochi. Di Gregorio si è meritato la Juventus dopo due anni eccezionali, ma anche Vicario e Meret meritano di essere considerati. C’è una generazione di portieri con tante possibili soluzioni diverse. Provedel e Mandas? Oggi non puoi non alternare i giocatori. Il calendario si costringe e chiamare in causa due portieri all’altezza. Loro lo sono, penso che la Lazio stia operando nella maniera giusta. Mandas dovrebbe giocare per fare esperienza, ma al momento penso sia giusto non cambiare le gerarchie. Poi magari a fine stagione uno dei due cambierà squadra”.