Nella infinita telenovela legata ai portieri la momentanea certezza in casa Lazio si chiama Luis Maximiano. Il portiere portoghese classe 1999 arrivato dal Granada è per ora l'unico estremo difensore a disposizione di mister Sarri. Un'operazione importante con un investimento di altrettanto prestigio (10 milioni bonus compresi) non possono renderlo un'alternativa. Maximiano è arrivato nella Capitale per essere il titolare di questa Lazio e qualsiasi sarà il suo compagno la competizione sarà salutare per lottarsi il posto in campo. Con qualche giorno di ritardo ha raggiunto il ritiro di Auronzo di Cadore e agli ordini di mister Grigioni ha subito iniziato a lavorare per entrare, prima che in quelli di Sarri, negli automatismi del calcio italiano. Ancora acerbo ma dotato di talento e al servizio dello storico preparatore dei portieri biancoceleste potrà solo migliorare.
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Lazio, in attesa del compagno di reparto Maximiano continua a lavorare
Feeling con il reparto
Nonostante la giovane età, con il suo arrivo alla Lazio, Maximiano si appresta a disputare il suo terzo campionato differente (dopo la Liga con il Granada e la Primeira Liga con lo Sporting Lisbona). Tanti gli spunti positivi visti sotto le Tre Cime di Lavaredo. Il classe '99 dialoga (in italiano) con i compagni di reparto e soprattutto ha mostrato una predisposizione all'utilizzo dei piedi che mancava in casa Lazio. Quello che si è potuto intuire è che la sua linea difensiva comincia a fidarsi di lui. Nell'ultima uscita si sono visti molto alti sia Patric che Romagnoli con Maximiano altrettanto alto al di fuori della sua area di rigore.
Talento da scoprire
Mister Grigioni, ad Auronzo, ha parlato chiaro e sul ragazzo c'è ancora da lavorare. Ottimo nelle uscite basse, sta lavorando molto su quelle alte e soprattutto si sta concentrando nel trasformare la plasticità di molti suoi interventi in concretezza. Maximiano deve ancora scoprire chi sarà il suo compagno di reparto e nel frattempo sta lavorando al meglio per affinare il suo talento e convincere mister Sarri che il suo titolare lo ha già in rosa. Il talento c'è ora serve tanto duro lavoro.
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