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Castellanos, Dia e Guendouzi
C'è di più dietro quel sesto posto in classifica conquistato con la vittoria di Torino. La Lazio di Baroni dimostra di aver intrapreso un percorso nitido, forgiato dalle idee del proprio allenatore. "Voglio trasmettere la mia incoscienza, chiedo coraggio, ritmo e spettacolo" - ha rimarcato il tecnico a fine gara. Tutti aspetti che ben fotografano la prestazione che ha permesso ai biancocelesti di "matare" un Toro ancora imbattuto, forte di risultati utili contro le big (Milan e Atalanta) e lanciatissimo ai vertici della classifica. La Lazio vince per 3-2 e cala il secondo tris consecutivo in stagione, dopo il 3-0 in Europa alla Dinamo Kiev. Il terzo stagionale con il 3-1 all'esordio contro il Venezia.
Numeri che sottolineano il rendimento offensivo di una squadra che trova gol con facilità e che segna a raffica, trascinata dal tandem offensivo composto da Castellanos e Dia, autori di 8 dei 15 gol stagionali messi a referto tra campionato ed Europa League. In media la Lazio segna oltre due gol a partita, un ruolino di marcia decisamente diverso rispetto alla passata stagione in cui la squadra biancoceleste latitava negli ultimi metri di campo. Merito anche di un approccio importante nel primo quarto d'ora di partita. Lo stesso che è risultato fatale per i gol subiti (4 sui 10 concessi in stagione) ma che ha fruttato alla Lazio già tre gol in Serie A. È la seconda squadra che ha raccolto di più in questo arco di partita, dietro soltanto all'Inter con 4.
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