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Tommaso Maestrelli
La storia biancoceleste, lunga 122 anni, ha visto susseguirsi un numero cospicuo di grandi allenatori e giocatori. Per quanto riguarda la guida tecnica su tutti dominano, inevitabilmente i due principali artefici dei successi della Lazio: Sven-Goran Eriksson capace di vincere praticamente tutto con la prima squadra della Capitale. Il secondo, ovviamente, è l'eroe in giacca e cravatta del primo scudetto biancoceleste: Tommaso Maestrelli. Il "Maestro", arrivato sulla panchina della Lazio nella stagione 1971/1972 nella storia capitolina, seppur il numero di successi sia inferiore rispetto a Eriksson ha di diritto il titolo di allenatore più grande della storia laziale. Mai come per Maestrelli l'aggettivo possessivo "sua" è consono nella frase "La sua Lazio". L'allenatore pisano quella squadra la costruì personalmente, con l'appoggio del presidente Lenzini (un connubio allenatore/società che oggi appare utopia) a partire dalle riconferme volute fortemente di Chinaglia e Wilson.
A Wilson, Maestrelli consegnò la fascia di capitano. Restò anche Peppiniello Massa, tornante del vivaio laziale. Luigi Martini arrivò a rinforzare il centrocampo guidato da Giambattista Moschino. Nonostante qualche contestazione ad inizio stagione dovuto al passato da calciatore di Maestrelli con la maglia della Roma, il ritorno della Lazio in Serie A fu immediato. Dopo lo scudetto sfiorato nella stagione 1972/1973 da neopromossa, la stagione della gloria arrivò l'anno successivo. In quella stagione la Lazio vinse per 2-1 entrambi i derby con la Roma. La squadra resistette in testa nonostante l'inseguimento della Juventus. Il 12 maggio 1974, alla penultima giornata, Chinaglia, su rigore mandò in paradiso la Lazio battendo il Foggia e sancì la conquista del primo scudetto laziale. La squadra ebbe la migliore difesa per il secondo anno consecutivo e primato di gol per Long Jhon.
La giornata odierna è, tuttavia, una ricorrenza importante in casa biancoceleste. Il 26 giugno 1976, allo stadio Olimpico di Roma la Lazio ospitò il Genoa nella sfida valida per la gara 6 del Girone Semifinale B della Coppa Italia 1975/76. La gara non ha alcun interesse per la classifica ma ha un valore importante a livello storico. Quello, infatti, fu l’ultimo impegno ufficiale di Tommaso Maestrelli sulla panchina della prima squadra della Capitale. Nei giorni successivi, infatti, la guida tecnica sarebbe stata affidata a Vinicio. Poi nel dicembre del medesimo anno, il Maestro sarebbe venuto prematuramente a mancare.
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