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Pedro
Sono attimi che svoltano una stagione intera quelli successivi al gol vittoria di Pedro contro il Porto: un altro, dopo quello pesantissimo contro l'Empoli in campionato solo poche giornate fa, quando il 37enne spagnolo sbrogliava una partita davvero complicata con un tiro formidabile che batteva uno straordinario Vásquez da posizione defilata.
Prendendo in considerazione queste due partite, i due gol di Pedro risultano davvero un macigno nel computo della stagione della Lazio: commenteremmo oggi, se virtualmente confermassimo l'andamento delle altre partite non prese in esame, una Lazio dietro la Juventus in campionato con il Milan che deve recuperare il match contro il Bologna e un settimo posto in Europa League condiviso con Tottenham e FCSB.
Non un dramma, ma una posizione che cambierebbe nettamente il dibattito che circonda il periodo di forma dei biancocelesti guidati da Marco Baroni. Una squadra che, al netto di qualche raro momento di amnesia, dura per tutti i 100 minuti della gara, quasi 99 a dire la verità quelli giocati contro il Porto, e strappa punti pesantissimi nell'ottica della qualificazione agli ottavi di Europa League.
Una vittoria quasi insperata, frutto anche dell'ottima impostazione di Baroni, bravo a soffrire quando c'è stato da battagliare in mezzo al campo, ancora più sapiente ad attaccare la difesa alle corde del Porto in un momento della gara che sembrava dovesse fissare il punteggio finale sull'1-1. Ci ha pensato Pedrito, comunque, a togliere ogni dubbio: è una Lazio che non va solo a 300 all'ora, se deve riposare nel corso della gara lo fa attentamente e quando c'è da alzare nuovamente i giri del motore lo fa e conquista ancora punti d'oro per la stagione della Lazio.
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