La società biancoceleste ha rilasciato sul proprio sito ufficiale il match program di Lazio-Milan. Al suo interno Demetrio Albertini, doppio ex della gara - una stagione alla Lazio nel 2003-04, anno in cui ha conquistato anche una Coppa Italia - ha ripercorso la sua carriera e analizzato la sfida di domani sera.
news
Albertini: “La Coppa Italia con la Lazio? Ricordo bellissimo. I tifosi…”
Cosa si prova a essere il 10° calciatore più presente nella storia del Milan?
“Un sogno che si realizza, è un senso di appartenenza verso un club importante dove sono cresciuto. Da bambino, ancora prima che giocare in Serie A, volevo diventare un calciatore del Milan. Ho coronato il mio sogno. Per me i rossoneri sono come una seconda famiglia, vorranno dire sempre casa”.
In carriera anche un anno di Lazio: è la Coppa Italia del 2004 il tuo ricordo più bello?
“Fu bellissimo conquistarla, era l'unico trofeo che mancava allo mia collezione. Ricordo un anno difficile a livello societario e un'accoglienza bellissima da parte dei tifosi, per certi versi anche sorprendente visto che avevo giocalo tanti anni in un club rivale come il Milan. Debuttai contro il Benfica, in una gara che metteva in palio la fase a gironi della Champions League: vincemmo 3-1, ipotecando la qualificazione, anche grazie all'atmosfera dell'Olimpico. Poi alla prima di campionato segnai in casa contro il Lecce, ripetendomi subito dopo a Genova contro la Sampdoria. Vincere la Coppa Italia fu un momento indimenticabile, soprattutto perché eliminammo grandi squadre come Parma, Milan e Juventus”.
Domanda difficile: se dovessi scegliere due soli calciatori per parte delle tue avventure con Lazio e Milan, chi diresti?
"Ho avuto la fortuna di giocare con tanti grandi calciatori, sia da una parte che dall'altra. Per quanto riguardo il Milan, dico Maldini. Nella Lazio invece fu Stam a impressionarmi più di tutti. Curioso che entrambi si siano poi ritrovati in rossonero”.
406 presenze con il Milan, una di queste nel 4-4 contro la Lazio: era il 3 ottobre 1999, fu il pareggio più bello nella storia della Serie A?
"Quella partita fu semplicemente il calcio, uno spettacolo. C'erano tantissimi campioni in campo in ogni reparto, nessuna delle due squadre pensava a speculare sul risultato. Per quello fu una gara fatta di rimonte e controrimonte che alla fine credo abbia soddisfatto sia i tifosi della Lazio che del Milan”.
Demetrio Albertini si sarebbe trovato meglio nel centrocampo di Sarri o Pioli?
"Difficile rispondere perché il mio ruolo è cambiato molto, adesso richiede più dinamismo. lo ero un metronomo, un equilibratore, che dettava i tempi di gioco. Mi sarei trovato bene con entrambi, visto che tutti e due amano giocare la palla e hanno un vertice di riferimento nello propria idea di calcio”.
L’ultima: c’è Lazio-Milan, che partita ti aspetti?
“Il Milan l’ho visto in difficoltà, non solo nei risultati. Mi sembra meno cattivo rispetto allo scorso anno, in alcuni momenti superficiale. Purtroppo i risultati negativi tolgono sicurezze e fanno girare a sfavore anche gli episodi. Lo Lazio invece sta facendo il suo percorso, si è rialzata dopo qualche passo falso. Questa partita può essere una gara spartiacque per capire dove possono arrivare le due squadre, che hanno entrambe bisogno dei tre punti. Assenze? II Milan ne ha molte da inizio campionato ma la più pesante rimane quella di Immobile: Ciro segna sempre, per lui parlano i numeri".
© RIPRODUZIONE RISERVATA