Intervenuto ai microfoni di Radiosei, Andrea Agostinelli ha commentato la vigilia del match che vedrà la Lazio di scena all'Olimpico contro il Bodo/Glimt di Knutsen nella gara valida per i quarti di finale di Europa League. Queste le parole dell'ex centrocampista biancoceleste: "Deve esserci l’atteggiamento da 'qui non passa nessuno'. Non servirà scoprirsi inutilmente, che porta a prendersi rischi senza senso. Il Bodo ha segnato sempre in trasferta europea, magari perdendo la gara ma onorandola fino in fondo. La partita non sarà facile assolutamente, ma sono convinto che la rimonta sia alla portata della Lazio. L’equilibrio tattico deve esserci sempre, anche quando devi rimontare.
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Lazio, Agostinelli: “Serve aggredire subito il Bodo. Taty? È il momento di…”
Mi aspetto una partita molto fisica, magari il caldo potrà dare qualche problema in più ai norvegesi. Ci vuole velocità e decisione per sbloccarla nei primi venti minuti, così ti si apre un mondo. Non vorrei un inizio paziente proprio per questo motivo. Uomo a uomo, aggressivi e cattivi. Bisogna levare sicurezza e autostima al Bodo, per questo non devono respirare ad inizio gara. Se non osi all’inizio, quando? Poi questo non significa farsi infilare in virtù di questo atteggiamento, ma giocare con la bava alla bocca. In Norvegia la Lazio pensava di gestire uno svantaggio senza problemi, magari c’era anche la testa al derby. Domani sera serve una faccia completamente diversa.
Castellanos? Mi servono i suoi gol domani. È giunto il momento di dimostrare. La Lazio ha un quartetto forte lì davanti, ma devono avere più continuità di rendimento. Con Dia, Zaccagni, Isaksen e proprio il Taty, voglio riempire l’area e decidere le partite. Zaccagni? È fra i più forti in assoluto della Lazio. Difficile criticarlo, anche con dei numeri importanti in questa stagione. Segna e fa segnare, porta una fascia importante con personalità. Isaksen? La Lazio ha fatto bene a crederci. Può migliorare ulteriormente, specialmente a livello realizzativo. È un punto saliente della Lazio, Zaccagni deve essere il suo modello di crescita, anche a livello realizzativo".
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