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Francesco Acerbi
Il gol realizzato da Acerbi contro il Genoa rischia di essere l’autorete più clamorosa della storia laziale. Già, perché dopo il gol è arrivata un’esultanza senza senso. Sono almeno due stagioni che l’ex giocatore del Chievo ha un rendimento ai limiti della mediocrità. Sono due campionati che l’ex difensore del Sassuolo è ben al di sotto delle sue possibilità. A meno che, non si a questo il vero Acerbi. E l’altro, quello conosciuto nelle prime stagioni di Lazio, sia stato semplicemente un bluff. Non vogliamo crederlo, anche perché nel contempo Acerbi ha conquistato la Nazionale vincendo anche un Europeo. Campione? “Ti deve essere riconosciuto. Il campione ha un valore aggiunto“. Le parole di Lotito alla cena di Natale forse avevano un obiettivo preciso.
Ma c’è qualcosa che sfugge in quell’esultanza becera, senza il minimo rispetto per chi era sugli spalti per incitare ancora una volta la sua Lazio. Nonostante il freddo, nonostante i risultati altalenanti, nonostante un prezzo del biglietto eccessivo per spettacoli spesso indecorosi, i tifosi della Lazio erano lì, accanto alla loro squadra. C’erano, ci sono, ci saranno. Erano pochi allo stadio. E quei pochi sono stati silenziati senza motivo da un calciatore senza rispetto e senza memoria. L’esultanza di Acerbi è stata una follia senza alcun senso: prima verso la curva Nord, poi verso la panchina. L’intervista nel post partita è stata anche peggio della stessa esultanza. “Meno male che la gente non sa quello che succede nello spogliatoi, perché è giusto così“.
Travolto dalle rimostranze dei tifosi sui social, Acerbi ha terminato la serata con un messaggio di scuse imposto dalle circostanze. La toppa è stata peggio del buco. L’impressione è che tutta questa situazione sia stata montata ad arte, per salutare tutti e cercare un’altra squadra. Nella vita di un giocatore, questo fa parte del gioco. Ma c’è modo e modo per congedarsi. Acerbi con il nuovo modulo sta infilando una figuraccia dietro l’altra: per preservare la maglia azzurra fino al Mondiale è giusto che cerchi altre strade. Ma esca allo scoperto, senza silenziare gli innamorati di Lazio che da queste parti hanno visto passare - tra gli altri - Nesta, Stam e Mihajlovic. Creda, Acerbi, i tifosi sapranno farsene una ragione. Senza particolari rimpianti.
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