Lazio a testa alta, ma la flessione fisica è preoccupante

ROMA - Quelli che credevano nella rimonta all'Allianz Arena potevano contarsi sulle punte di una mano, ma magari il loro era più un sogno che una speranza reale. Un Bayern Monaco in ciabatte non affonda il colpo e si limita a controllare le intermittenti folate della Lazio. Se la missione era quella di non prendere un'ulteriore imbarcata dopo la disastrosa gara dell'andata, beh l'obiettivo è stato raggiunto. Ma non è il caso di illudersi troppo. I bavaresi hanno giocato al 50% delle loro possibilità e i capitolini non sono mai sembrati seriamente in grado di metterli in difficoltà.

Quasi un'amichevole per gli uomini di Flick

I calciatori della Lazio, Parolo in primis, al termine della gara hanno parlato delle mentalità cannibale e vincente del Bayern Monaco, ma non si può negare che il furore agonistico e il pressing asfissiante dell'andate, ieri sera non ci siano stati. Purtroppo la Lazio non è riuscita ad approfittarne. La difesa se l'è cavata bene, ma è il centrocampo che ha deluso più di tutti. Luis Alberto va in enorme difficoltà quando il ritmo partita si alza sensibilmente. Escalante è stato sincero: "Fra la Serie A e la Champions non c'è paragone dal punto di vista dell'intensità". Viene da chiedersi: se la Lazio ha faticato in campionato con il Crotone, come poteva imporsi sui campioni del mondo in carica?

Il problema è fisico e non mentale

Di fronte ad una corazzata come quella bavarese è facile parlare di timore reverenziale, di differenza di mentalità, di divario tecnico evidente. Tutti elementi assolutamente presenti, ma la Lazio è mancata dal punto di vista fisico. La squadra di Inzaghi è apparsa subito non in grado di pressare alta per mettere in difficoltà gli avversari. Muriqi e Correa erano soli a dar fastidio ai difensori teutonici. Il resto degli uomini biancocelesti erano tutti rintanati nella propria metà campo. Il lato positivo è l'aver risparmiato qualche big per il campionato, Immobile e Leiva su tutti. L'esclusione di Caicedo ieri sera, ci auguriamo che sia motivata dall'averlo pronto per essere in campo contro l'Udinese, altrimenti sarebbe ai limiti dell'ingiustificabilità.