Lazio, a San Siro zero tiri nello specchio. L’ultima volta…

Cosa sia scattato nella testa della Lazio scesa in campo a San Siro è lecito domandarselo. Meno facile è trovare una spiegazione al perché una squadra, seppur la doppia sconfitta consecutiva con Torino e Inter, aveva mostrato maturità contro il Sassuolo. Maturità rimasta a Formello, a lasciar spazio alla paura e alla convinzione di aver perso una partita già alla mezz'ora del primo tempo. L'atteggiamento arrendevole della Lazio spiana la strada al successo mai in discussione del Milan che lancia un messaggio importante alla corsa Champions, destinata a rimanere incerta fino all'ultima giornata. Immobile e compagni ora devono rispondere sul campo, la classifica si è accorciata ma non preclude ancora nulla. Ma un dato evidenziato a San Siro fa suonare inevitabilmente un campanello d'allarme.

Al triplice fischio di Rapuano alla voce tiri nello specchio la Lazio ha annoverato un deludente zero. Un risultato mai evidenziato nell'era Sarri che ha fatto della produzione offensiva il suo punto di forza prima e, trasmettendola alla squadra poi, quello della Lazio tutta. È dunque la prima volta, con Sarri seduta in panchina, che la Lazio esce dal campo senza aver mai impegnato il portiere avversario. L'ultima volta nella quale era emerso tale dato era nell'ottobre del 2020, quando la Lazio di Inzaghi cadeva 3-0 a Marassi contro la Sampdoria. Più di due anni dopo riemerge dunque un vero e proprio incubo per i tifosi tutti. La testa va rialzata subito ma prima bisogna ritrovare la tranquillità di squadra. Non era facile prima, non è impossibile ora.