La Vita Nova di Patric: si è preso la Lazio e non la molla più

Sembra esserlo davvero, una Vita Nova. E forse lo è a sentire la sua confessione, da uomo consapevole e coraggioso, quando nella conferenza stampa pre Bologna-Lazio ha parlato senza troppi giri di parole della sua condizione di depressione. Superata, fortunatamente. Il campo, che è da sempre un riflesso della vita, rispecchia perfettamente il nuovo spirito di Patric: le prestazioni sono maiuscole, importanti, per certi versi emozionanti. Sicuramente, lo è stata quella di martedì contro il Feyenoord. Una sfida da picchi emotivi considerevoli – come abbiamo già scritto – come quelli del buon Patric che ha chiuso la difesa protettiva dinanzi a Provedel. Con stile, come quando impostava dal basso palleggiando, o con eroismo quando il gioco duro imponeva una spazzata lunga di più ed un preziosismo di meno.

La cura Sarri

C’è molto di Maurizio Sarri dietro la rinascita di Patric. Un giocatore che, comunque la si metta, s’è fatto sempre apprezzare per impegno e duttilità. Lo stesso Inzaghi, predecessore, lo ha spesso utilizzato in più ruoli. Ma la Vita Nova è quella da difensore centrale: Sarri lo ha messo lì e non lo ha più tolto. La fascia destra non l’ha mai più ricoperta. Il mister si fida di lui e con Casale ai box – comunque sulla via del recupero – gli ha affidato la titolarità al fianco di Romagnoli. Quando l’ex Verona tornerà a disposizione, il tecnico potrà vivere nella consapevolezza di avere una doppia scelta di valore. Con lo spagnolo, forse, avanti nelle gerarchie in questo momento.

Tifosi in visibilio

È cambiato tutto pure agli occhi dei tifosi. Colpevoli, forse, di averlo crocifisso troppo spesso e troppo volentieri in passato. Talvolta con ironia derisoria. Gli stessi che ora, a buon motivo, lo incensano per prestazioni e per attaccamento. Il modo a cui ha assistito al calcio di rigore di Immobile contro la Fiorentina è un frame che i laziali hanno apprezzato e ricorderanno: c’è tutta la sua Vita Nova, in quegli occhi speranzosi. Ora il derby: la prova del 9, per ogni calciatore che veste la maglia biancoceleste. Una partita a cui Patric arriva con tante consapevolezze in più: tecniche ed umane. E pure i tifosi, nell’apprezzamento verso di lui.

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