Siamo alla vigilia di Sassuolo-Lazio. Lo abbiamo detto a più riprese in questa settimana: trattasi di partita cruciale. Ovviamente la stagione è lunga e c’è tutto il tempo del mondo per risalire la china ma farlo ora, dando continuità alla vittoria sull’Atalanta e magari inanellando per la prima volta la seconda vittoria di fila, darebbe un segnale importante. Innanzitutto, all’interno del gruppo: sarebbe uno scossone in grado di rinvigorire l’umore e ridare coraggio ad una squadra che, improvvisamente, sembrava imballata su sé stessa. Sarri – che non sarà in panchina – cerca conferme. Non sarà facile questo è certo: il Sassuolo è avversario ostico, particolarmente in forma e con un attaccante che sta facendo cose incredibili.
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La sfida nella sfida: Berardi contro Castellanos, certezze contro conferme
È Berardi l’anima neroverde
—Inutile girarci intorno: si chiama Mimmo Berardi l’anima del Sassuolo. Lì da 11 anni, sempre prossimo all’addio, ma sempre più pezzo del DNA neroverde. Quest’estate sembrava davvero vicino alla partenza ed anche la Lazio, tra le altre, si era fatta avanti. Non è un mistero che Sarri abbia messo proprio il suo nome in cima alla lista dei desideri fornita nelle mani di Lotito. Ma non c’è stato verso, il Sassuolo è bottega cara, ed il ragazzo è rimasto. Ancora. E ancora sorprende. L’inizio di stagione è sensazionale: 5 gol ed 1 assist tra cui una perla segnata alla Juventus. L’altra squadra che era sulle sue tracce. Dionisi se lo gode, se lo coccola, e lo schiererà in posizione di diamante contro la Lazio. Biancocelesti avvisati: è lui il pericolo numero uno.
Occhio al Taty
—Dall’altra parte, quella della Lazio, menzione speciale va al Taty Castellanos. Ciro Immobile è sulla via del recupero ma non ancora al meglio, punta a scendere in campo dal primo minuto nel match di Champions League contro il Feyenord. Domani sera, allora, l’attacco sarà ancora affidato al Taty. C’è il gol segnato contro l’Atalanta a mettergli coraggio. E pure la sponda per il gol vincente di Vecino è una bella fotografia. In queste due settimane si è allenato benissimo e Sarri non ha potuto che apprezzarlo. Merita una maglia da titolare e l’avrà. Con un solo obiettivo nella mente: far male a Berardi e compagni.
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