E’ stato un matrimonio di convenienza, non d’amore. Quello tra Maurizio Sarri e la Juventus è un idillio che non è mai sbocciato. Da una parte, un allenatore capace di scalare le categorie del calcio partendo dal basso, dall’altra il club che più di ogni altro ha vinto in ambito nazionale. Da una parte, il tecnico con la tuta da lavoro, dall’altra un sodalizio ammantato di capitalismo e aristocrazia. Sarri e la Juventus non avevano nulla in comune. “Lo scudetto alla Juve era dato per scontato - aveva detto il tecnico a Formello nel suo primo giorno da allenatore della Lazio - abbiamo vinto uno scudetto senza festeggiarlo, siamo andati a cena ognuno per conto suo. La vittoria era data un po' troppo per scontata“.
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Lazio News: Quando Sarri gioca ad armi pari, fa male alla Signora
Sabato prossimo il tecnico affronta la Juve per la dodicesima volta: il bilancio è di tre vittorie, due pareggi e sei sconfitte
Sarri ritrova la Juventus da avversario: non è la prima volta, non sarà neanche l’ultima. Ma affrontare i bianconeri da ex, potrebbe essere uno stimolo nuovo, maggiore. La Lazio si presenta con tre punti di vantaggio, e un eventuale successo potrebbe affossare ulteriormente la formazione di Allegri. Sabato prossimo Maurizio Sarri affronterà la Juventus per la dodicesima volta nella sua carriera. Il bilancio negli undici precedenti è di tre vittorie, due pareggi e sei sconfitte: un ruolino accettabile, se consideriamo il livello via via crescente delle squadre con le quali il tecnico toscano ha affrontato nel corso della propria carriera la formazione juventina.
In principio fu l’Arezzo, in Serie B. Sfida decisamente anomala, pareggiata allo Stadio Olimpico di Torino per due a due. Un pareggio conquistato in rimonta, grazie a una doppietta di Martinelli. Due le sconfitte rimediate sulla panchina dell’Empoli, e non poteva essere diversamente. Il primo confronto equilibrato arriva il 26 settembre 2015: Napoli-Juventus termina due a uno, a Fuorigrotta si fa festa con in gol di Insigne e Higuain. Poi negli scontri diretti arrivano tre sconfitte consecutive, prima di tornare a saltare per un successo - effimero - in semifinale di coppa Italia che preclude l’atto conclusivo ai partenopei. Nel 2018 vince ancora la Juve, in campionato. Ma il Napoli restituisce il favore al ritorno, con un gol di Koulibaly che rimette in discussione lo scudetto.
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