E' caos totale in casa Lazio, così come a Trigoria e Salerno. Il terremoto plusvalenze colpisce anche la società biancoceleste e il presidente Lotito. Nella giornata di ieri, intorno alle ore 14:30, la Guardia di Finanza si è presentata ai cancelli del Centro Sportivo di Formello su ordine della Procura di Tivoli. Nel mirino della giustizia sarebbero finite alcune operazioni tra Lazio e Salernitana, comprese tra il 2017 e il 2021. L'accusa riguarda "l'emissione di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti, nonché per i reati di false comunicazioni sociali”.
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L’inchiesta plusvalenze agita Formello: la posizione della Lazio e gli scenari
Sul registro degli indagati figurano i nomi di Lotito, Tare e Fabiani. Insieme a loro, indagati anche Marco Moschini, Marco Cavaliere, Luciano Corradi. Per quanto riguarda le indagini in casa biancoceleste, specifica il procuratore capo Francesco Menditto: "Non sono collegate a inchieste svolte da altre Procure della Repubblica". Le operazioni sospette sono collegate ai calciatori Sprocati, Casasola, Marino, Cicerelli, Novella, Morrone e Akpa Akpro. Quest'ultimo aveva garantito al club campano una plusvalenza di 11,9 milioni di euro. La società, tramite un comunicato scritto ieri sera, si ritiene tranquilla e di aver operato in maniera corretta. Le documentazioni sono quindi state consegnate, e sono ora al vaglio della procura.
Il presidente Lotito aveva già risposto a suo tempo, assicurando che: "Non esistono plusvalenze false". Il numero uno biancoceleste, godendo dell'immunità parlamentare, non è stato perquisito. Ieri ha trascorso tutta la giornata in Senato, apprendendo indirettamente della perquisizione in corso a Formello. Il Procuratore Figc Chiné attende la trasmissione delle carte dalla giustizia ordinaria per far scattare l'indagine sportiva. Una volta ottenute, si avrà un quadro più chiaro anche in relazione alle tempistiche e alle possibili conseguenze.
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