Dagli ottantamila euro versati per il diciassettenne Ciro Immobile dai bianconeri al Sorrento nel 2007 fino a oggi, il capitano biancoceleste ne ha fatta di strada. Due tornei di Viareggio vinti, il primo nel 2009 con doppietta in finale e il secondo l’anno dopo da capocannoniere. Poi l’esordio in A e la gavetta in B, prima tra Siena e Grosseto poi con l’esplosione a Pescara.
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Immobile da far paura: date un’occhiata a questo speciale…
Raggiunta la A, l’esperienza traballante a Genoa e poi l’esplosione con il Torino e la prima classifica marcatori di Serie A vinta. Poi due esperienze difficili tra Dortmund e Siviglia, quindi il ritorno in Italia per ritrovarsi, ancora al Torino. Sei mesi dopo, l’inizio dell’idillio con la Lazio. Una Scarpa d’Oro, ma non solo: record su record, numeri simili a quelli dei mostri sacri.
E in Nazionale? Mentre “ciascuno porta e ripete quanto fa col proprio club, a Immobile, il più grande bomber del calcio italiano in questo periodo (lungo periodo) si è chiesto di modificare il proprio gioco, in certi momenti anche di mortificarlo”. Il colpevole nonostante questo sembra sempre lui ma, dovesse finire la sua avventura Azzurra, sarà curioso scoprire le gesta di chi prenderà il suo posto.
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