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Immobile: “Con Pellegrini c’è rispetto e amicizia. Poi nei derby…”

redazionecittaceleste

Le parole rilasciate da Ciro Immobile dal ritiro con la Nazionale a Coverciano, nella trasmissione Azzurri Live insieme a Lorenzo Pellegrini

Ciro Immobile è impegnato nel ritiro con la Nazionale in vista del match di Nations League contro la Spagna. Il bomber biancoceleste, insieme a Lorenzo Pellegrini, è stato ospite della trasmissione Azzurri Live, dal raduno a Coverciano, dove ha risposto ad alcune domande sulla Nazionale e sulla Lazio.

Chi era per te Roberto Baggio?

"Per noi e per qualsiasi italiano che segue il calcio è stato un personaggio incredibile. Ha portato il nome dell'Italia in giro per il mondo in modo eccezionale. Mi sarebbe piaciuto anche conoscerlo personalmente, mi sembrava una persona con la quale potessi parlarci e chiacchierarci, al di là dell'aspetto tecnico. Mi sarebbe piaciuto passare una serata con lui. Ricordo maggiormente gli ultimi anni della sua carriera e quanto la gente gli volesse bene nelle ultime partite prima che chiudesse la carriera. Come ad esempio a Milano, come l'ha omaggiato il pubblico. Sono cose che ti restano dentro". 

La Spagna è importante per te Ciro, ci hai esordito contro...

"Giusto. In uno stadio che non esiste più, l'ex stadio dell'Atletico Madrid (Estadio Vicente Calderon, ndr). Era una cosa inaspettata in quel momento, stavo facendo bene col Torino e Prandelli mi chiamò. Sono entrato per 15 minuti e non ho mai toccato il pallone, ce l'avevano sempre loro. È stata un'emozione incredibile, a fine partita ho sentito subito la mia famiglia e non ci potevo credere". 

Qual è il pasto preferito pre-partita?

"Pasta in bianco e pollo. Per noi è importante la merenda perché è l'ultimo pasto prima della gara. Puoi scegliere: alcuni giocatori mangiano toast, altri pasta, chi il riso. Io sono per la pasta, dà più energia, resta un po' di più per la partita. Mangiamo di solito sempre 3 ore prima. È un po' duro quando giochiamo alle 12:30, perché ci tocca mangiare la pasta alle 9. Però si deve fare perché è importante". 

Quali sono i tuoi hobby fuori dal campo?

"Siamo andati a girare sui kart. Sia io che Pellegrini abbiamo la passione per le auto. Ho portato a 'wrappare' una mia macchina e ne ho trovate due sue, ci piacciono le stesse cose. Al di là del campo, il tempo per noi lo viviamo così. Stiamo con gli amici, ci piace fare cose semplici".

Un commento sulla finale U20?

"Ci sono rimasto un po' male per la finale perché i ragazzi non hanno giocato come tutto il Mondiale. Mi dispiace perché potevano giocarsela in maniera diversa, meritavano qualcosa in più". 

Siete due rivali non come gli altri, due capitani di due squadre della stessa città. Com'è ritrovarsi a giocare con la stessa maglia?

"Siamo i due capitani, tutto parte da noi. C'è enorme rivalità quando giochiamo ed enorme rispetto, poi ognuno lotta per i propri obiettivi. Io e Lorenzo quando ci ritroviamo qui parliamo di tutto tranne che di Lazio, di Roma e di derby. Quello lo lasciamo a quando ci incontriamo due volte all'anno. Poi finita la partita ci stringiamo la mano, rimane il rispetto reciproco. Anche perché noi essendo capitani dobbiamo dare il vero esempio dei valori dello sport".

Cosa vi piace l'uno dell'altro?

"Quando giochiamo insieme in Nazionale ci completiamo. Lui ha una grande visione di gioco, sa dove mettere la palla e con quali tempi. Questo per un attaccante è il top".