Mortificato per l’errore, tradito dall’emozione e consapevole di aver visto un sogno trasformarsi in incubo. Dopo il triplice era scuro in volto, spaesato per l'errore commesso all'Allianz Arena. Immobile, consapevole della grande occasione sprecata, è a pezzi di martedì sera. Il capitano è finito vittima di un gioco al massacro inaccettabile, irrispettoso e privo di riconoscenza. Se qualcuno ha davvero accarezzato l’idea di andare ai quarti di Champions, il merito è di Immobile. Ma dimenticarlo a quanto pare è fin troppo semplice.
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Immobile mortificato: “Ho sbagliato. La Lazio è la mia vita”. Ora sull’addio…
Non è semplice invece per Immobile andare oltre le offese di personaggi che non meriterebbero alcun tipo di attenzione. Lo è ancora meno dimenticare l’errore dell’Allianz Arena: amareggiato, non si dà pace per l’errore. “Ho sbagliato un gol facile, mi dispiace, ho colpito male” continuava a ripetere all’Allianz Arena come riporta Repubblica oggi. Un dolore sportivo, ma non solo per chi ormai quella maglia la sente cucita addosso. Difficile però coniugare l’amore con l’odio: “La Lazio è la mia vita” ribadisce Immobile, che poi definisce quella delle offese ricevute “Una situazione per me inaccettabile”. E da qui, inevitabilmente, prende nuovamente piede in lui la sensazione che il suo ciclo alla Lazio da calciatore sia finito. “È il momento di andare” titola ancora Repubblica riportando un virgolettato del capitano, che ha aggiunto poi: “Voglio lasciare un bel ricordo”.
Lacerato dalla sensazione di non sentirsi più amato in quella che considera la sua casa, Immobile inizia a pensare che sia meglio salutarsi a fine stagione. Prima, però, il capitano vuole aiutare la Lazio a centrare gli ultimi obiettivi stagionali. Poi si vedrà: non ci sono certezze, tante sono le variabili a partire dal contratto da 4 milioni a stagione fino al 2026. Senza considerare che offerte concrete per il suo cartellino alla Lazio non sono mai arrivate. Era accaduto già qualche mese fa con l’intervista al Messaggero: Immobile aveva manifestato il suo disagio, poi l’amore era tornato a esplodere. La speranza è che possa accadere nuovamente: prendere decisioni nel momento in cui dominano le emozioni non fa mai bene. Un messaggio che dovrebbe arrivare anche ai tanti odiatori social, che dimenticano troppo spesso di avere a che fare con la storia della Lazio.
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