La Lazio cede il passo contro il Milan pagando i consueti errori difensivi. Al termine di una settimana complicata, la prestazione dei biancocelesti è buona per metà. Ma nella ripresa la squadra via via perde energie, perde le distanze in mezzo al campo. E non riesce più a giocare con continuità nella metà campo avversaria. L’epidemia influenzale ha certamente condizionato l’esito della partita. La squadra di Sarri trova il vantaggio immediatamente, prova a vivere di rendita. Il gioco funziona fin quando la squadra riparte minacciosamente. Ma nella ripresa la benzina finisce, e i biancocelesti restano a piedi. Ora il percorso diventa complicato.
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IL COMMENTO: Lazio a due facce, il cammino per l’Europa si fa in salita
La squadra trova subito il vantaggio. Ma non ha le energie per portare a casa un risultato positivo: il Milan ribalta il risultato.
La Lazio sblocca la partita immediatamente. Il numero di Milinkovic è di alta scuola: il serbo salta Kessie e Theo Hernandez, poi serve un pallone d’oro per Immobile che infila Maignan. Gol numero 26 in campionato e rete 181 in carriera: è un nuovo record, il calciatore più prolifico tra i giocatori in attività. Il Milan accusa il colpo, poi pian piano inizia a uscire dal guscio. Leao minaccia la porta laziale in un paio di occasioni. Poi Strakosha rischia di combinare un guaio, rimedia con un fallo di mano fuori dall’area che gli costa il cartellino giallo. La Lazio contiene la pressione: all’intervallo è avanti.
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