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Baroni
Vince 3-0 e, soprattutto nel secondo tempo, convince la Lazio di Baroni. Tre gol all’Hansa Rostock e novanta minuti utili per mettere ulteriore benzina nelle gambe, in attesa dei test più probanti che arriveranno nelle prossime uscite con Frosinone, Southampton e Cadice. Al termine del match, intanto, il tecnico biancocelesteMarco Baroni è intervenuto ai microfoni dei canali ufficiali del club. Queste le sue parole. “Sono partite sempre difficili, abbiamo fatto un bel test. La squadra ha ricercato compattezza e aggressività in avanti, stiamo lavorando su alcune situazioni come i gol su cambio fronte, una cosa da cercare di più. Ma in questo momento ci sono carichi di lavoro importanti: queste partite ci servono per trovare all’interno compattezza e identità di squadra per affrontare gli impegni che contano.
Abbiamo ampi margini di miglioramento, ho trovato una disponibilità straordinaria ed è la cosa più importante. Io cerco un calcio dinamico, di mobilità, aggressivo. Senza punti di riferimento. La squadra lo sta metabolizzando e lo sta condividendo, questa è la cosa più importante: se il messaggio viene recepito e la squadra ci crede diventa un moltiplicatore. In difesa? Anche oggi qualche rischio per uscire da alcune situazioni lo abbiamo corso, ma mi piace questo: serve coraggio, senza mai avere paura. Fa parte anche dello spessore della squadra, in questo momento è giusto prendersi qualche rischio.
La fascia da capitano a Zaccagni? È una scelta mia, ho fatto una riunione e l’ho comunicato alla squadra. È una scelta attenta e ponderata, dopo il ritiro avevo detto della presenza di tanti capitani. Mi interessavano due cose: rappresentatività interna ed esterna. Ho individuato Zaccagni perché è Nazionale, ha rinnovato di recente, ha talento e ha la responsabilità di portare la fascia proprio per quella rappresentatività. Ne abbiamo parlato, lui deve essere bravo perché negli atteggiamenti il capitano non deve mai sbagliare. Sono convinto sia pronto.
Oggi c’era lo stadio pieno, un avversario che voleva fare bella figura e ha fatto una partita vera. È quello di cui abbiamo bisogno, poi pian pian si alzerà il livello per arrivare alla prima di campionato. È stato un bel test, sono contento perché queste gare aiutano a crescere e a vedere le difficoltà per analizzarle con la squadra. Abbiamo pochi giorni e qualche amichevole, ma è una parola che non mi piace: preferisco test, da interpretare nel modo giusto per arrivare al momento che vogliamo pronti.
Guendouzi e Bashiru? Non escludo di vederli insieme in campo con il primo nei due di centrocampo. Nel calcio oggi posizionare un giocatore in un ruolo specifico è una cosa passata. Cerco una mobilità e questi giocatori ce la possono dare. Dele-Bashiru ha tante potenzialità, ha avuto un piccolo problema tendineo e ha bisogno di lavoro. Ha grandi potenzialità fisiche e tecniche, gli va costruito il ruolo e un percorso di conoscenza del nostro calcio, di quello che serve a noi e a lui per diventare un giocatore determinante. È un ragazzo molto disponibile, oggi quando è entrato ha fatto alcune cose interessanti. Deve imparare a ricevere meno con le spalle alla porta, ma ha gamba importate e quando attacca la profondità può diventare un giocatore importante”.
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