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Chi è Gustav Isaksen: dribbling e imprevedbilità al servizio della Lazio

Michele Cerrotta

Le caratteristiche del nuovo acquisto di questa estate biancoceleste: ambidestro e classe 2001, possiede visione di gioco e ottimo dribbling

Velocità, agilità e dribbling al servizio della Lazio, con quel mancino che mancava che si va ad aggiungere all’arsenale offensivo dei biancocelesti. È questo l'identikit di Gustav Isaksen. Una precisa scelta di Sarri, dopo aver capito che la trattativa per Berardi era destinata a un nulla di fatto definitivo nonostante le parole pronunciate dal calciatore neroverde. Per il tecnico biancoceleste si trattava di scegliere tra due calciatori che lo scorso anno avevano fatto male alla sua difesa e, tra Karlsson e Isaksen, Sarri ha scelto quest’ultimo.

Isaksen nasce nell’aprile 2001 a Hjerk, un minuscolo paesino del nord della Danimarca e svolge l’intera trafila nelle giovanili del Midtjylland. Nella stagione 19/20 da neo diciottenne viene inserito in pianta stabile nella rosa della prima squadra. Deve però aspettare oltre un anno per trovare i primi gol, che arrivano in campionato e in coppa nel febbraio 2021. Nella stagione seguente arrivano anche le prime soddisfazioni europee, con due gol in Europa League. Due, come le reti che ha segnato poi nell’ultima stagione nel doppio confronto contro la Lazio. Il primo all’andata, di sinistro e ribattendo in rete il secondo dei due tiri dal dischetto conquistati dallo stesso Isaksen. Il secondo invece al ritorno, con un precisissimo destro a fil di palo da fuori area.

Ha avuto modo di studiarlo da vicino Sarri, così come del resto diverse squadre di Serie A che durante l’estate hanno sondato il calciatore danese. E per ottime ragioni: Isaksen è un esterno destro in grado però di svariare su tutto il fronte offensivo. Il piede preferito è il mancino ma, come sa bene la Lazio, può essere considerato ambidestro per la facilità di calcio con entrambi i piedi. Buona visione di gioco e ottimo dribbling, sa concludere bene anche dalla distanza. Rientrando sul sinistro o andando sul destro: una potenziale minaccia costante per i difensori avversari. Rimane un classe 2001, con potenziale bisogno di tempo di ambientamento. Quello che Sarri è pronto a concedergli, sperando di poter sfruttare al più presto le sue giocate.