Guendouzi si è preso la Lazio: da irrinunciabile a decisivo anche in zona gol

Ancora tra i migliori in campo e quasi non fa più notizia. Matteo Guendouzi è per distacco il calciatore più continuo di questa stagione tra i calciatori biancocelesti. L'ultimo ad arrivare, il primo ad ambientarsi fra i volti nuovi. Il suo contributo non manca mai, in quanto a grinta e carisma. “Questo ragazzo ha una personalità straripante” - l'endorsement di Sarri dopo il derby della Capitale in cui si è distinto tra i migliori. Ma anche dal punto di vista tecnico è un giocatore che appare ordinato, in grado di cucire il gioco e di crearsi anche le occasioni per saper far male.

Contro l'Empoli si è tolto la gioia di segnare il suo primo gol in Serie A, appuntamento che l'ex OM aveva rimandato da quella trasferta di Napoli in cui si vide annullare il gol per una posizione di fuorigioco di Zaccagni giudicata attiva. Con questo il conto dei gol stagionali sale a due, dopo quello segnato contro il Genoa in Coppa Italia. E che segnale per Sarri e per una Lazio sterile che sta pagando tanto la mancanza dei gol di Milinkovic.

Sarri però non si sbilancia al termine della sfida contro i toscani: “È sempre stato un giocatore da 2-3 gol l’anno, niente di più, spero che in questa squadra trovi soluzioni per segnare più di quella che è la sua media stagionale. L’importante è che continui a macinare kilometri e ritmi con partecipazione ad entrambe le fasi ad ottimo livello”. Ma i miglioramenti sono lampanti, sia in termini di inserimento che di qualità. Di certo il ricciolino di Poissy si sta ritagliando uno posto fisso nello scacchiere del Comandante.

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