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Guendouzi e la colonia marsigliese: il francese è tornato al centro della Lazio

Guendouzi
Dall'incompatibilità con Tudor a un ruolo centrale ritrovato con Baroni: Guendo corre, copre e imposta. E lo hanno raggiunto Tavares e Gigot
Stefania Palminteri Redattore 

In pochi mesi è cambiato tutto per Matteo Guendouzi. Sono ormai lontani i discorsi relativi a una sua incompatibilità tecnico-tattica nel sistema di Tudor. Dall'arrivo di Baroni il francese è tornato ad esprimersi ai suoi livelli abituali. Era un pilastro del centrocampo con Sarri, Baroni è riuscito a valorizzarlo anche da mediano in un centrocampo a due. L'inizio stagionale è dei più positivi: è tornato un giocatore chiave per la Lazio e ha anche riconquistato la Nazionale francese.

Corre, copre, intercetta, imposta: la definizione di "tuttocampista" trova l'approvazione del nuovo tecnico biancoceleste. I 12 chilometri percorsi contro il Verona sono un record individuale nella partita che ben fotografa le caratteristiche del nativo di Poissy, quest'anno anche referenza per i compagni arrivati o passati dall'OM. Lo hanno raggiunto a Roma sia Nuno Tavares, con il quale a Marsiglia hanno vissuto una grande annata, che l'ex capitano dell'OM, Gigot, dando vita a una colonia marsigliese a Formello. Il terzino portoghese ha sottolineato il ruolo chiave di Guendouzi per il suo trasferimento nella Capitale e la spinta a legarsi ai colori biancocelesti.