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Uno degli incomprensibili leitmotiv da ormai qualche mese - ma in realtà anche più - a questa parte riguarda Ciro Immobile. Sull’attaccante e capitano biancoceleste continuano infatti a piovere spesso critiche relative alla sua differenza di rendimento tra Nazionale e Lazio. Ciro guarda avanti e continua a rispondere a suon di prestazioni: ne è un esempio il derby, concluso senza riuscire a segnare ma con una immensa quantità di lavoro per la squadra. Lo stesso lavoro che del resto spesso fa anche in Nazionale, sebbene non tutti riescano a notarlo. Non mancano però le voci in sostegno di Immobile, come quella di Bruno Giordano, intervenuto oggi sulle pagine della Gazzetta dello Sport. Di seguito le sue parole.
“Come vedo Immobile nel nuovo modulo di Sarri? Quando si è capaci a giocare a calcio, lo si può fare in qualsiasi modo possibile. E Immobile è uno di quelli che sanno come muoversi. L’ho vissuto anche io sulla mia pelle: in carriera è capitato anche a me di dover giocare con diversi sistemi. Devo dire comunque he nel derby a me è sembrato di vedere più una Lazio vicina a quelle che erano le idee di gioco di Inzaghi piuttosto che a quelle di Sarri”.
“Come valuto Pedro e Felipe Anderson? Penso che il brasiliano e lo spagnolo saranno importanti per far sì che la squadra possa effettuare il cambio di mentalità. Sono due calciatori di livello mondiale: con la giusta predisposizione possono fare qualsiasi cosa. L’unico punto debole di Felipe Anderson è che gli manca forse un po’ di cattiveria. Ma penso che in Serie A sia uno dei migliori attacchi quello biancoceleste: è un reparto competitivo. Forse vedo meglio il Napoli e i nerazzurri, ma è un discorso difficile perché cambia molto giocare con una, due o tre punte”.
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