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Gila: “Alla Lazio sapevo sarebbe stato difficile, ma sono cresciuto tanto”

Mario Gila
Le parole del difensore biancoceleste, direttamente dal ritiro con la Nazionale spagnola U21, impegnata agli Europei in Georgia e Romania
redazionecittaceleste

Direttamente dall'Europeo U21 con la Spagna Mario Gila ha concesso un'intervista al portale spagnolo Relevo. Il difensore centrale della Lazio si è soffermato sull'Europeo ma ha affrontato anche il discorso del suo primo anno in biancoceleste. "Speravo di essere titolare" - rivela in merito all'Europeo, dove per ora ha giocato cinque minuti da subentrato - "Ma sono decisioni del mister e uno deve rispettarle". 

Ha giocato poco anche con la Lazio, appena 765 minuti tra campionato e coppe. "Sapevo che sarebbe stato difficile, è stato uno dei motivi per cui ho scelto la Lazio. Andare in un altro paese, dove si difende diversamente dalla Spagna, dove posso crescere molto. Mi sarei aspettato una stagione difficile però mi aspettavo di giocare un pochino di più. Ma è andata così e con un aiuto esterno sono riuscito ad affrontarla bene. È complicato perché vieni da una squadra in cui giochi sempre e vai in una squadra dove sai che dovrai adattarti e nel mentre speri di avere più minuti. È un obiettivo che mi sono messo in testa, è il primo anno, ho un'altra stagione davanti. Non devo pensare al passato, perché ho imparato tante cose e sono molto felice di quanto sia cresciuto. Non ho niente di cui lamentarmi per non aver giocato, sono cose che succedono. L'importante è affrontarle bene".

"Ad inizio anno ho avuto un periodo molto complicato" - confessa Gila - "perché venivo da una squadra in cui giocavo sempre e tutto andava per il verso giusto. È stato difficile non avere i minuti o il ruolo in squadra che speravo. Ho chiesto un aiuto psicologico, contattando un ragazzo attraverso un conoscente. Sia nel bene che nel male per gli atleti è importante avere qualcuno che ti aiuti. Ti permette di mantenere i piedi per terra e guardare le situazioni da un altro punto di vista. Sono situazioni complicate: siamo ragazzi di 21-22 anni che non hanno la maturità giusta che dovrebbero avere per affrontare situazioni del genere. Chiedere un aiuto psicologico penso sia necessario".