- Lazio News
- Calciomercato
- Rassegna Stampa
- Serie A News
- Pagelle
- Primo Piano
- Video
- Social
- Redazione
news
Il campione di scherma è della Lazio grazie a Beppe Signori
ROMA - Il campione di scherma Enrico Garozzo si è raccontato in una lunga intervista a pianetascherma.com, in particolare si è soffermato sul suo amore viscerale per la Lazio, nato grazie a Beppe Signori: "Ero piccolo, mi sono avvicinato al calcio intorno agli 8 o ai 9 anni e "per colpa" del capitano della Lazio dell'epoca, Beppe Signori, cominciai a fare il tifo per i biancocelesti".
"Io ero all'Olimpico, ero andato allo stadio con mio padre perché in quei giorni ero in gita con la scuola a Roma. Andammo a vedere Lazio-Reggina, ero un bambino e forse per quello andai allo stadio molto fiducioso. Ero fra i pochissimi che credeva nello scudetto. Mi ricordo il 3 a 0 dei biancocelesti in scioltezza e l'attesa infinita per il risultato di Perugia. Il gol di Calori l'ho ascoltato all'Olimpico, ma poi sono dovuto andare all'aeroporto per tornare a Catania. I minuti finali li ho ascoltati in taxi. Mio padre chiese al tassista di alzare il volume, e lui lo fece di malavoglia. Allora mio padre gli ha detto: “Delle due l’una: o non le interessa il calcio, o lei è tifoso della Roma”. La sua risposta è stata: “Speravo di morire prima!”.
"Una volta, quando ero molto piccolo, abbiamo preso il treno da Catania solo per venire a Roma a vedere Lazio- Juventus e poi abbiamo subito ripreso il treno per tornare a casa. Mio padre lo fece solo perché mi ama tanto. Al Fantacalcio riesco ad acquistare Immobile da tre anni consecutivi e di solito prendo anche almeno uno dei nostri centrocampisti perché fanno la differenza. Quest'anno oltre a Ciro e Milinkovic, ho puntato anche su Radu e su Luiz Felipe".
© RIPRODUZIONE RISERVATA