Galatasaray-Lazio, conferenza Terim e Dervisoglu: “Vogliamo giocarcela”

Le parole in conferenza stampa dell'allenatore e del giovane attaccante della squadra turca, avversaria dei biancocelesti

Tutto pronto in casa Galatasaray per ricevere la Lazio domani pomeriggio allo stadio Turk Telekom di Istanbul. Il fischio di inizio è previsto per le 18:45 agli ordini dell’arbitro sloveno Jug ma, intanto, è andata in scena la conferenza stampa dei turchi. Davanti ai microfoni si sono presentati l’allenatore FatihTerim e il giovane attaccante Halil Dervişoğlu. Andiamo allora a leggere le rispettive dichiarazioni.

L’intervento di Terim

Di seguito un estratto delle parole dell’allenatore del Galatasaray. “Siamo in un gruppo che nessuno troverebbe strano anche in Champions League. Il nostro primo avversario sarà la Lazio, che è una squadra che può giocarsi il campionato. Quella di Sarri è una buona squadra, che si è fermata solo contro i rossoneri. La nostra, invece, è una squadra giovane di nuova costituzione. I nostri giocatori potranno fare degli errori, ma cercheremo di minimizzarli. In campionato non siamo partiti bene ma ora giochiamo per la prima volta in casa. Ogni partita sarà dura, ma vogliamo provare a passare il turno. Il calcio senza tifosi è inaccettabile e alcuni dei nostri giocatori esordiranno davanti al nostro pubblico, che è molto caldo. E che ci è mancato molto. La formazione non è ancora decisa, ma abbiamo bisogno di tutti i giocatori. Oggi valuteremo poi gli ultimi in dubbio”

Le parole di Dervişoğlu

Queste, invece, le parole dell’attaccante classe 1999. “Provo una grande emozione per il match di domani perché sarà la prima volta in cui potrò giocare davanti ai tifosi del Galatasaray. Tutta la nostra squadra è concentrata sul match e siamo molto preparati per domani. La speranza che abbiamo è di riuscire a fare una prestazione di livello davanti ai nostri tifosi e provare a uscire con i tre punti dallo stadio. La Lazio è un’avversaria tosta, però noi sappiamo cosa fare e ci presenteremo con la massima fiducia”.