Se c’è una squadra diversa per la quale tifare a Roma, lo si deve a lui. Ricorre oggi la nascita di Giorgio Vaccaro, l’uomo che nel 1927 evitò la fusione con le altre squadre minori della Capitale. Il Generale Vaccaro nacque 12 ottobre 1892 in provincia di Asti. Fu - tra le altre cose - Presidente della Figc, Segretario generale del Coni e Membro del Cio. A tutt’oggi, è il dirigente sportivo ad aver vinto di più nella storia del calcio italiano, con due titoli mondiali vinti dall'Italia nel 1934 e nel 1938, e la medaglia d’oro conquistata dagli Azzurri alle Olimpiadi di Berlino nel 1936.
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Lazio Amarcord: il 12 ottobre 1892 nasceva il Generale Vaccaro
Ricorre oggi l'anniversario di nascita di uno dei personaggi più importanti della Storia biancoceleste. Fu lui, nel 1927 a evitare la fusione
Piemontese di nascita, Giorgio Vaccaro fu un eccellente atleta. Trasferitosi a Roma, abbracciò ben presto gli ideali dei pionieri e dei fondatori della Lazio. Fu presidente del club biancoceleste per una stagione (1964-65), lasciò la carica presidenziale poco prima dell’avvento in società di Umberto Lenzini che portò la Lazio al suo primo scudetto della Storia. Senza dubbio fu uno dei più grandi personaggi del Novecento sportivo, un uomo capace di scrivere a tinte forti tante pagine del movimento agonistico italiano. Da dirigente vinse tutto quello che c’era da vincere, fu un dirigente moderno, un esempio sportivo inarrivabile e - finora - ineguagliato.
Nel mondo Lazio, la sua impresa - oltre quella di aver agevolato l’acquisto del centravanti Silvio Piola - fu quella di evitare la fusione con le altre formazioni della Capitale. Riuscì a sottrarre la Lazio dalla morsa del regime che pretendeva un’unica squadra che potesse essere strumento di distrazione di massa. Lo scacco al Federale Italo Italo Foschi fu la mossa più riuscita del Generale, che riuscì ad anteporre le ragioni della Lazio a tutte le altre società di quartiere. “La Lazio dal 1921 è stata eretta in Ente Morale - intimò Vaccaro al Federale - perciò tale disegno si può realizzare soltanto con il nome Lazio“.
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