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Tutto in una seduta, ancora una volta e per l’ultima prima della pausa. È vicino l’ultimo impegno di un tour de force quasi perfetto per la Lazio: ko alla prima con la Juve, poi solo successi contro Twente, Genoa, Como, Cagliari e Porto. Ora l’ultimo ostacolo, il Monza di Alessandro Nesta nel match di domani alle 18:00 in Brianza. Gara per il quale Baroni potrebbe a sorpresa cambiare lo schieramento tattico di partenza visto finora. Lo aveva detto in estate e ribadito anche dopo il successo sul Porto: “Noi lavoriamo per il 4-2-3-1, ma l’intelaiatura della squadra non verrà mai toccata: doppio esterno e punta. Possiamo però variare i tre giocatori con un vertice alto o un vertice basso”. Neanche il tempo di ribadirlo che, almeno per una gara, la variazione potrebbe diventare realtà.
Durante la rifinitura mattutina a Formello (assente ovviamente Castrovilli ma anche Akpa Akpro e Basic, presente Bordon), infatti, Baroni ha lavorato anche su un 4-3-3, che diventa a questo punto il modulo più probabile in vista del match di domani col Monza. Modulo e numeri utili per grafiche e campetti, ma nello sviluppo della gara saranno come sempre tante le variazioni tra 4-2-3-1 e addirittura 4-4-2. Un cambio, almeno in partenza, figlio delle ultime uscite: col Porto il passaggio al 4-3-3 ha garantito la vittoria, col Cagliari la stabilità prima del nuovo 4-2-3-1 che ha portato poi i tre punti. Per questo, e per un livello di stanchezza elevato, il tecnico dovrebbe disegnare la Lazio anti Monza con un attaccante in meno, almeno in partenza. Le sorprese, però, non finiscono qui in quella che sarà la tredicesima formazione diversa in sedici uscite.
Non ce ne saranno tra i pali, dove dopo il riposo in coppa tornerà Provedel con Mandas in panchina, ma sono previste già in difesa. Patric continua a essere non al meglio, pur avendo svolto oggi le prove tattiche in gruppo non sarà rischiato. Anche Lazzari è recuperato e ha già giocato, ma non è ancora al 100%: per questo si dovrebbe vedere una linea composta da Marusic, Gila, Romagnoli e Nuno Tavares, alla seconda di fila dopo l’impegno europeo. Le novità arriveranno anche dalla cintola in su come detto: spazio a Guendouzi e Rovella a centrocampo ma anche a Vecino, con l’italiano fresco di convocazione in Nazionale che in tal caso agirebbe da vertice basso. Novità previste anche in attacco, non solo per l’attaccante in meno ma anche per gli interpreti: sulla destra, infatti, in caso di 4-3-3 né Tchaouna né Isaksen, ma Pedro. Con lui Dia, avanti rispetto a Castellanos per giocare al centro dell’attacco, e Zaccagni sulla sinistra. Cambi all’orizzonte, ma sempre con il solito spirito che ha contraddistinto la Lazio di Baroni in questa prima parte di stagione.
La probabile formazione:
LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic; Gila, Romagnoli, Nuno Tavares; Guendouzi, Rovella, Vecino; Pedro, Dia, Zaccagni. Allenatore: Marco Baroni.
A disposizione: Mandas, Furlanetto, Lazzari, Gigot, Patric, Pellegrini, Dele-Bashiru, Isaksen, Noslin, Tchaouna, Castellanos.
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