FORMELLO – Iniziano le prove per il Galatasaray, Sarri mischia le carte

Dopo tre gare in campionato è in arrivo anche l’esordio europeo per la Lazio di Sarri. Sarà l’occasione per resettare subito quanto visto a Milano domenica. Una gara che ancora oggi lascia l’amaro in bocca al Comandante, ma che deve servire da sprono per la prossima gara. Il club capitolino giovedì sarà ospite del Galatasaray dell’amico Muslera, ex biancoceleste e oggi capitano dei turchi.

Se la Lazio non ha convinto nell’ultima uscita, anche la squadra di Terim non sta facendo stropicciare gli occhi ai suoi tifosi. I Leoni provengono da due pareggi per 2-2 in campionato e attendono l’esordio europeo proprio per rilanciarsi, un po’ come per Immobile e compagni. Si preannuncia perciò insidioso l’impegno turco, ma mister Sarri non accetterà un’altra prestazione stile San Siro.

LE PROVE - Saranno 7 gare in 21 giorni tra Serie A ed Europa League per i biancocelesti. Questo è il tour de force che attenderà la Lazio fino al 3 ottobre, quando la squadra di Sarri scenderà in campo nella trasferta di Bologna prima della seconda pausa per le nazionali. Per la prima volta in stagione la Lazio si troverà quindi costretta a giocare ogni tre giorni e, per questo, è probabile che il tecnico biancoceleste decida di operare qualche cambiamento già nella squadra che scenderà in campo giovedì.

Intanto si è da poco conclusa la seduta di allenamento odierna, che ha visto in campo un po' a sorpresa anche Acerbi, diventato padre da poche ore. Accanto a lui è stato provato Patric, ricordando anche che Luiz Felipe viene da un piccolo problema che lo aveva tenuto fuori con lo Spezia. Spera in una chance dal 1' TomaBasic, provato oggi con Milinkovic ed Escalante, mentre LuisAlberto è stato schierato con Akpa-Akpro e Leiva. Spera in una maglia dall'inizio anche Zaccagni, provato con Immobile. Unico assente di giornata André Anderson.

NERVOSISMO - Durante i primi minuti della seduta, dedicati all'attivazione, Sarri è stato a colloquio con il ds Igli Tare a bordo campo. Il tecnico biancoceleste è sembrato abbastanza nervoso e infastidito e ha sbracciato, mentre fumava una sigaretta, quando Tare gli ha mostrato qualcosa dal telefono. Molto probabilmente il ds stava mostrando al mister la decisione in merito alla sua squalifica dopo il finale di partita con i rossoneri.