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Pedro
Ripresa con tattica quest'oggi a Formello per la Lazio. Sarri vorrà partire al meglio contro il Feyenoord per indirizzare subito le sorti del gruppo F di Europa League. Riscaldamento, poi prove tattiche con palle inattive annesse, questo il programma pomeridiano dei biancocelesti. Tre le assenze. Nel reparto difensivo non si è visto Radu a causa dell’influenza e potrebbe saltare il match. Niente allenamento per Cancellieri, domani però atteso in gruppo. Gruppo al quale invece non si unirà Pedro. L'esterno spagnolo ncora ai box per i fastidi alle caviglie ed è già considerato in ottica Verona.
Nel 4-3-3 biancoceleste, in base a quanto visto a Formello, si rivedrà Maximiano tra i pali. In difesa Hysaj prenderà il posto di uno tra Lazzari e Marusic. Al centro Casale (col ginocchio sinistro fasciato) e Gila si giocheranno la chance con ogni probabilità accanto a Patric. Romagnoli dovrebbe essere preservato dopo i fastidi al flessore. Stesso discorso per Milinkovic, mentre per Cataldi no. Il classe ’94, squalificato in campionato, sarà di nuovo tra i titolari. Ai suoi lati potrebbero spuntarla Luis Alberto e Basic, anche se resta sempre calda l'opzione Vecino. In attacco, senza Pedro, il rischio di straordinari per Felipe Anderson e Zaccagni resta alto, con Cancellieri che proverà a convincere Sarri nella rifinitura. Al centro del tridente toccherà ovviamente a Immobile. Aggregati dalla Primavera Magro, Crespi e il nuovo arrivato Saná Fernandes.
Intanto la notizia del giorno in casa Lazio è stata la squalifica di Cataldi. Il Giudice Sportivo lo ha fermato per un turno. Gli ispettori della Procura Federale hanno rilevato un’espressione blasfema proferita dal classe ’94 nell’androne antistante gli spogliatoi. Decisione che arriva dopo le polemiche e che ha lasciato perplesso il club biancoceleste, multato anche per 10mila euro per i cori contro i tifosi del Napoli. Non ci sarà però alcun ricorso d’urgenza perché non c'è una prova televisiva che scagioni Cataldi. Altro colpo duro al club biancoceleste che ora si chiede per quale motivo la stessa attenzione alle espressioni dei calciatori non venga messa anche in campo.
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